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SIENA

L’impegno di Ciacci per il Consiglio comunale: “Questa è la casa di tutti i cittadini”

Il presidente dell’assemblea senese traccia un bilancio: “Orgoglioso di aver fatto rispettare il calendario dei lavori”

Andrea Bianchi Sugarelli

25 Marzo 2025, 08:30

Il vertice

Il presidente del Consiglio comuanale Davide Ciacci

Davide Ciacci, presidente del Consiglio comunale di Siena. Che bilancio fa di questi 22 mesi alla guida del consesso cittadino?
Quasi due anni che svolgo questo ruolo e il tempo è volato. Chiaramente, quando ci si dedica a un lavoro con passione e abnegazione, il tempo scorre e non ci si rende conto di quanto stia passando. Questo significa che lo facciamo anche volentieri. Superata l'emozione iniziale, è stato necessario studiare e dare il buon esempio, considerando che è importante mettere la propria esperienza a disposizione degli altri. Ho dovuto affrontare le difficoltà di essere un buon presidente bipartisan, cercando di garantire che tutti avessero voce. Inoltre, ho trovato 22 consiglieri da guidare nella loro prima esperienza, nonostante io abbia alle spalle un solo mandato come consigliere comunale.

- Che giudizio dà dei consiglieri comunali attuali?
Ho notato che molti consiglieri, in particolare quelli che hanno avuto anche il ruolo di presidente delle commissioni sono cresciuti, soprattutto le donne. Ma in generale tutti sono maturati all’interno dell’istituzione, soprattutto se si considerano quelli alla loro prima esperienza come consiglieri o come presidenti delle commissioni. Forse, oltre a rispettare le regole degli atti prodotti e dei comportamenti in commissione e in consiglio, è utile infondere un po' di passione.

- Parliamo ora dell'attività: il momento di maggiore soddisfazione?
Il momento di maggiore soddisfazione, oltre all'elezione, è stato riuscire a far rispettare il calendario dei consigli, creando fiducia nell'amministrazione e dando priorità alla centralità del Consiglio. Questa è una sfida che insieme a tutti gli altri consiglieri dobbiamo affrontare, perché il consesso comunale è di tutti e deve rappresentare tutti.
- E quello più difficile?
Non è stato solo uno. Quelli più difficili sono stati legati alla rappresentatività, poiché ognuno esprime la propria opinione. Alla prima esperienza, come ho già detto, si comprende anche il peso della responsabilità, perché tutti vogliono essere protagonisti. La campagna elettorale può sembrare divertente, ma una volta in carica, la situazione cambia e non è facile per nessuno. Infatti, molti si sono trovati in difficoltà. Superata la paura iniziale, la sfida per me è stata e sta nel cercare di seguire un metodo che rispetti sempre il regolamento, ma ci sono stati momenti sperimentali in cui non è stata mantenuta la puntualità, dimostrando che non c'è nulla di più definitivo del provvisorio.

- Quali sono gli obiettivi che si è posto sin dall’inizio?
Gli obiettivi sono sempre stati quelli di valorizzare il ruolo del consigliere comunale e dare la giusta visibilità al Consiglio, affinché i cittadini si sentano rappresentati da tutte le forze politiche. L’obiettivo è quello di far crescere ulteriormente il lavoro che facciamo e portarlo davanti alla città, affinché sempre più persone seguano il Consiglio comunale, che è la casa dei cittadini e, come dico dall'inizio, la casa della democrazia e della buona politica. Abbiamo organizzato eventi con commissioni che hanno aperto l’aula alla cittadinanza, abbiamo accolto le scuole e realizzato un appuntamento con i presidenti del Consiglio della Provincia.

- Perché?
Per valorizzare la figura del presidente, che è spesso sconosciuta ai cittadini e poco attenzionata dalla politica, probabilmente a causa delle responsabilità. Alla fine, però, essendo la seconda carica della città, deve ricevere il giusto rispetto, soprattutto nell'interpretazione del ruolo.

- Quale valore attribuisce all’evento con i presidenti del Consiglio dei comuni senesi?
Un grande valore. E’ stato un evento che segue iniziative già realizzate da colleghi con ruoli più importanti, sempre in un’ottica di rappresentanza democratica e unitaria, e in linea con le indicazioni dell'Anci, che svolge un ruolo fondamentale. Ho avuto la fortuna di partecipare a eventi nazionali sulla figura del presidente e sul ruolo del Consiglio comunale. Quelli sono stati i fondamenti per costruire l’iniziativa di qualche settimana fa a Siena e spero che i contributi forniti dagli intervenuti e da chi mi ha contattato successivamente, anche da altri comuni della Toscana, possano essere alla base di ulteriori eventi. Questo potrebbe diventare un modello di rete e portare alla creazione di un regolamento aggiornato ai nostri giorni per svolgere i lavori in modo snello, ma al contempo rappresentativo.

- Altre iniziative che possano caratterizzare la città?
Il calendario è fitto. Recentemente ho partecipato a eventi commemorativi come il Giorno della Memoria e del Ricordo, che hanno stimolato una maggiore partecipazione da parte dei consiglieri nel rappresentare tutti e nell'avvicinare i cittadini al ricordo di avvenimenti importanti. Mi piacerebbe continuare a lavorare in questo senso. È fondamentale che chi rappresenta tutta la città e le istituzioni non dimentichi di rispettare chi è morto per il proprio dovere, per la patria o sfortunatamente sul lavoro.

- E poi il Consiglio comunale monotematico sul lavoro.
A mio avviso importante e fondamentale. Dopo un periodo di adattamento, che è stato utile per tutti, siamo riusciti a organizzare un consiglio dedicato al lavoro. Questo è avvenuto sia perché era richiesto dal momento storico, sia perché c'era la necessità di avvicinare gli addetti ai lavori, le autorità e altri soggetti al contesto di rappresentanza massimo cittadino. Abbiamo affrontato un tema che rappresenta una necessità attuale e si spera possa avere un impatto positivo nel futuro. Non escludo che possa essere aggiornato appena ce ne sarà la necessità.

- Da presidente del Consiglio ha un desiderio?
Ritengo essenziale continuare a avvicinare i giovani alla politica, senza dimenticare il passato, e rimuovere le barriere tra ruoli istituzionali e politici. Non dipende solo da me, ma la mia veste istituzionale può fungere da veicolo per avvicinare le nuove generazioni all’amministrazione pubblica. Ci sono molti strumenti per coinvolgere i giovani e sarebbe importante ascoltare i loro bisogni, per capire come coinvolgerli e farli sentire protagonisti, poiché un giorno qualcuno di loro sarà al mio posto.

- Come è stato passare da consigliere a presidente del Consiglio?
Il cambiamento è stato sicuramente influenzato dalla consapevolezza e dal senso di responsabilità. Assumere un nuovo ruolo offre una prospettiva diversa. Nonostante le difficoltà delle elezioni del 2018 (per il risultato della lista, ndr), ho avuto la fortuna di adattarmi rapidamente, il che mi ha permesso di comprendere le regole e il funzionamento del Consiglio. Interagire con gli uffici, i dirigenti e i dipendenti è essenziale per capire come opera realmente l'amministrazione. Da presidente, ho potuto prendere un'aspettativa dal lavoro, a differenza del consigliere, che deve continuare a lavorare pur ricoprendo l'incarico. La mia esperienza nella pubblica amministrazione mi ha agevolato, ma è stato altrettanto importante confrontarmi con nuove professionalità e approfondire leggi e regolamenti. Questo ha accentuato il mio rispetto per il ruolo di presidente e per l'importanza di onorare le istituzioni.

- Come vive la città da presidente del Consiglio?
Ho sperimentato un diverso grado di coinvolgimento. Esercitare questo ruolo richiede molto tempo e attenzione, ed è stata una novità per me. Essere un'autorità cittadina mi ha permesso di vivere la quotidianità in un altro modo. È un privilegio che porterò sempre con me.

- Quali sono i suoi sogni per il futuro?
Sicuramente i sogni includono il desiderio di continuare a inseguire la passione per la politica, mettendomi sempre in gioco e assumendo responsabilità. Spero di continuare a lavorare in questo ambito. Ora sono concentrato su svolgere al meglio il mio compito e lo faccio con passione. Quando si riesce a trasformare la passione in lavoro, si spera che duri il più a lungo possibile. Tuttavia, tutto dipenderà dai cittadini. Personalmente continuerò a impegnarmi e a rispettare il mandato che mi è stato dato.

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