Siena
Annalisa Bruchi nel mirino della polemica accusata di essere "ipersensibile alla Meloni": il caso che scuote il mondo della politica e del giornalismo.
La giornalista Annalisa Bruchi
La giornalista senese della Rai, Annalisa Bruchi, si trova al centro di una ondata di solidarietà per la furiosa polemica scatenata dagli attacchi del leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Bruchi, per tanti anni voce del Palio di Siena per la televisione di Stato, è stata accusata di essere “appiattita sui voleri della premier” e “ipersensibile alla Meloni”, dichiarazioni che hanno sollevato indignazione tra i suoi colleghi.
La questione è emersa dopo che Renzi ha risposto indispettito alla Bruchi ("faccia la brava" le ha anche detto) e per una serie di prese di posizione da parte Italia Viva, a partire dalla senatrice di Iv Dafne Musolino che ha dichiarato: "Nel giorno in cui la trasmissione 5 minuti con Matteo Renzi raggiunge una performance fra le più alte della stagione, totalizzando il 25% di share con oltre 5 milioni di ascoltatori, la Rai aggredisce il presidente di Italia viva con Annalisa Bruchi a Restart".
Il Gruppo delle Giornaliste Italiane, in difesa della giornalista senese, ha descritto la Bruchi "come una professionista rispettata e preparata nel suo campo" ed hanno sottolineato, poi, l’ipocrisia di chi, in passato, ha criticato il servizio pubblico, ritenendolo non all’altezza, ma ora lo utilizza per promuovere i propri interessi.
“Questi sono gli stessi che non vogliono rispondere alle domande, ma pretendono di utilizzare i media per promuovere i loro libri”, hanno osservato le giornaliste, evidenziando una contraddizione lampante nel comportamento di alcuni politici. La situazione ha assunto toni provocatori, con un commento finale che suggeriva a Renzi di “rispondere” in modo inappropriato, mettendo in luce la frustrazione per un clima di attacco e intimidazione che non dovrebbe avere spazio nel dibattito pubblico.
La solidarietà espressa dalle colleghe di Bruchi si inserisce in un contesto più ampio, in cui la libertà di stampa e il rispetto per i professionisti del settore sono messi a dura prova. In un periodo di scontro politico sempre più acceso, episodi come questo pongono interrogativi sul trattamento riservato ai giornalisti, specialmente quando sono oggetto di critiche ingiustificate.
Il sindacato dei giornalisti Unirai Figec Cisal ha espresso la propria solidarietà a Bruchi, denunciando l’atteggiamento “villano, sessista e irrispettoso” di Renzi. “Ancora una volta – hanno sottolineato – un politico e il suo partito offendono una giornalista professionale che ha la sola colpa di fare domande, il suo mestiere”. Il sindacato ha chiesto scuse e rispetto sia per Bruchi che per la professione, richiamando l’attenzione su un trend preoccupante di attacchi alle giornaliste per il semplice fatto di svolgere il loro lavoro.
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