Siena
Proprio nel giorno in cui tutto il mondo del calcio si ferma per ricordare il Grande Torino, scomparso tragicamente nel disastro aereo di Superga il 4 maggio 1949, il Valentino Mazzola, che porta il nome del mitico capitano granata di quello squadrone di invincibili, vive la pagina più bella della sua storia sportiva. Con grinta, cuore e sofferenza, la squadra senese conquista sul campo il pass per le finali nazionali di Eccellenza, dove affronterà la vincente del campionato abruzzese.

Un traguardo costruito con tenacia, ottenuto sul neutro di Montespertoli, contro una Rondinella che ha venduto cara la pelle. I fiorentini sono passati in vantaggio dopo appena quattro minuti, approfittando di un corner mal respinto dalla difesa: Bencini ha colpito dal limite e, grazie a una deviazione, ha trafitto Fontanelli. I biancocelesti hanno faticato a ritrovare equilibrio e idee, con la Rondinella padrona del gioco per gran parte della prima frazione e pericolosa in più occasioni.
Nella ripresa, però, è cambiato il copione: il Mazzola è rientrato in campo con spirito diverso e, dopo una prima occasione sprecata da Rocchetti, ha trovato il pareggio in modo rocambolesco. Proprio Rocchetti, poi, ha firmato l’1-1, quasi suo malgrado, deviando involontariamente nella porta avversaria un rinvio di Bartolini. La sfida è rimasta aperta e vibrante fino ai supplementari, dove la tensione l’ha fatta da padrona. La Rondinella ha spinto, ma il Mazzola ha retto, grazie anche all’ordine difensivo e alla compattezza del gruppo. Un episodio al 117’, con Campatelli lanciato a rete e steso dal portiere, avrebbe potuto regalare ai senesi un rigore, ma l’assistente ha alzato la bandierina per fuorigioco. Poco importa: al triplice fischio, è esplosa la gioia biancoceleste. Un sogno che continua, nel giorno più simbolico di tutti.
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Il destino ha voluto che il 4 maggio 2025 entrasse nella storia di una società che porta il nome di Valentino Mazzola che, a 76 anni dalla tragedia di Superga, continua a ispirare imprese.
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