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Siena

Otto anni fa la strage di Piazza San Carlo a Torino: 1500 feriti e due vittime, il ricordo della Juventus

Doveva essere una serata di festa e invece si è trasformata in una notte drammatica. Il ricordo di Erika Pioletti e Marisa Amato

Caterina Iannaci

03 Giugno 2025, 17:57

ricordo strage piazza san carlo torino
Ricorre oggi l'ottavo anniversario dalla strage di piazza San Carlo, avvenuta il 3 giugno 2017 a Torino, durante la proiezione su maxi-schermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Quella sera, migliaia di tifosi si erano radunati in piazza per assistere all’evento, ma la serata si trasformò in tragedia.
Intorno alle 22:15, mentre si stava giocando la finale, si diffuse un improvviso panico di massa tra la folla. Alcuni petardi o fuochi d'artificio vennero esplosi, e qualcuno gridò "bomba" o "attentato", facendo pensare a un attacco terroristico. La folla, presa dal panico, iniziò a fuggire disordinatamente in ogni direzione. Più di 1.500 persone rimasero ferite, molte travolte nella calca o colpite da oggetti. Una donna di 38 anni, Erika Pioletti, morì dopo alcuni giorni a causa delle gravi lesioni riportate. Un’altra vittima, Marisa Amato, rimase paralizzata e morì nel 2019 per complicazioni legate alle ferite. 

Per onorarne la loro memoria – come dal 2018 accade ogni anno – la Juventus nella mattinata di oggi, martedì 3 giugno 2025, ha partecipato alla cerimonia di commemorazione delle due vittime di quella notte con il gonfalone ufficiale del Club e deponendo una composizione floreale. Presenti alla cerimonia il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il Prefetto, Domenico Cafagna, il Questore, Paolo Sirna, il Procuratore Generale della Corte d'Appello, Lucia Musti, l'Assessore al Bilancio, alle Finanze e alla Programmazione economica e finanziaria, allo Sviluppo delle attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Roberto De Cinti, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e l'ex Sindaca, Chiara Appendino.

Le indagini successivamente chiarirono che il panico fu causato da una banda di rapinatori che spruzzò spray al peperoncino per derubare le persone. L’uso dello spray contribuì a creare caos e confusione. I dispositivi di sicurezza in piazza erano insufficienti: mancavano vie di fuga adeguate, controlli e gestione ordinata del pubblico. Nel 2021, tre giovani responsabili della rapina con spray urticante sono stati condannati a 10 anni per omicidio preterintenzionale.
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