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Calcio

Atalanta, il dopo-Gasperini comincia tra le proteste

La tifoseria con mister Juric teme di tornare nell'anonimato dopo i recenti fasti

Marco Decandia

07 Giugno 2025, 09:21

Juric

Con l’addio di Gian Piero Gasperini, si chiude un capitolo leggendario nella storia dell’Atalanta. Dopo oltre un decennio di calcio spettacolare e traguardi impensabili, il club bergamasco si prepara a voltare pagina. Ma la scelta del nuovo allenatore ha scatenato una vera e propria bufera.

L’arrivo di Ivan Juric, reduce da esperienze fallimentari alla Roma e al Southampton, ha fatto esplodere la rabbia dei tifosi orobuci. Sui social si è diffuso rapidamente l’hashtag #NoJuric, simbolo di un malcontento diffuso e profondo. I sostenitori della Dea temono un drastico ridimensionamento: "Addio calcio europeo", scrivono in molti, preoccupati che la nuova gestione segni la fine di un ciclo irripetibile.

Le critiche non arrivano solo da Bergamo. Anche tifosi di altre squadre hanno espresso solidarietà: "Da romanista vi sono vicino, non lo augurerei neanche alla Lazio" una delle sentenze che si leggono. Il passato recente del tecnico, con una Roma lasciata a un soffio dalla zona retrocessione (poi miracolata dall'amatissimo mister Claudio Ranieri) e un passaggio immediato in Premier League al Southampton finito con un disastro storico, alimenta lo scetticismo.

Il clima che attende Juric è tutt’altro che accogliente. L’ombra lunga di Gasperini pesa su una scelta che la piazza avversa. Per l’Atalanta, il rischio non è solo tecnico, ma identitario: dopo anni da protagonista in Italia e in Europa, la tifoseria teme di tornare nell’anonimato.

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