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Animalisti contro il Palio dei Somari di Torrita: la consigliera regionale Giachi nel mirino

Attacco dell'associazione Ihp : "Ricorrenza che non ha nulla a che vedere con la tradizione"

Aldo Tani

12 Marzo 2025, 11:08

palio dei somari di Torrita di Siena

Gli animalisti si scagliano contro il Palio dei Somari di Torrita di Siena, prendendo di mira la presidente della Commissione Cultura dell'assemblea toscana, Cristina Giachi.

“A Torrita di Siena da 59 anni ricorre il Palio dei Somari, il momento di festa per eccellenza in cui la comunità si ritrova intorno alle sue tradizioni - ha dichiarato Giachi durante la presentazione di questa edizione del Palio - Un evento importante in cui tutti gli abitanti si identificano e riconoscono, consentendo al territorio di essere valorizzato e raccontato attraverso una storia in cui si condensano arte, tradizione e cultura”.

“Alla presidente Giachi e a tutte le altre figure istituzionali che ieri hanno presentato la manifestazione presso la sede del Consiglio regionale della Toscana facciamo presente che il Palio dei Somari di Torrita di Siena, come tutte le altre ricorrenze simili, non ha nulla a che vedere con la tradizione: è solo e soltanto sfruttamento e sofferenza degli animali” dice Sonny Richichi, presidente di Italian Horse Protection.

Il Palio dei Somari è in programma a Torrita di Siena domenica 23 marzo, al termine di una settimana di celebrazioni che inizierà il 15 marzo.

“Alla massima istituzione toscana, il Consiglio regionale, vogliamo rammentare che gli asini non sceglierebbero mai di fare una cosa del genere ed essendo costretti a tenere comportamenti del tutto innaturali, semplicemente, soffrono. questo può non apparire chiaro a chi non conosce la loro etologia e quindi confonde il benessere fisico e le cure veterinarie con il benessere vero. - prosegue Richichi -. Un simile spettacolo non è degno di un territorio che ad ogni occasione rivendica il civismo e il rispetto dei diritti come elementi identitari. L’unica cosa che dovrebbe fare una regione civile è abolire questa manifestazione”.

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