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Maltempo, firmata l'emergenza regionale. Michelotti incalza Giani: "La smetta con lo scaricabarile"

Il governatore ha sottoscritto la richiesta per gli eventi meteorologici del 14 marzo. Riguarda anche i comuni della Valdelsa

Aldo Tani

19 Marzo 2025, 14:14

maltempo

Firmata l'emergenza regionale per il maltempo

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha appena sottoscritto il decreto che sancisce lo stato di emergenza regionale a seguito degli eventi meteorologici avversi verificatisi a partire dal 14 marzo.

Questa decisione interessa il territorio della Città metropolitana di Firenze e le province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Nel decreto, si sottolinea la gravità e l'eccezionalità dell'ondata di maltempo che ha colpito vaste aree della Toscana centrale e settentrionale. Inoltre, si rinvia a una futura delibera della Giunta regionale per la definizione di interventi specifici nei Comuni coinvolti.

La richiesta di tale misura era stata avanzata dal deputato di Fratelli d'Italia, Francesco Michelotti, il quale aveva invitato Giani ad agire secondo le proprie competenze. "Il governo sta facendo la sua parte: è in corso la necessaria istruttoria al Ministero della Protezione Civile, che comporta una specifica tempistica per esaminare tutti gli aspetti tecnici. L'esecutivo Meloni non farà mai mancare il proprio sostegno alla Toscana. Allo stesso modo dovrebbe comportarsi il Presidente della Regione Eugenio Giani, evitando in primo luogo di proseguire nel tentativo di scaricare responsabilità in maniera inopportuna. Il governatore ha infatti omesso un passaggio sostanziale, ovvero la firma dello stato d’emergenza regionale - ha chiarito il deputato -. A questa fase, che attualmente non è stata dichiarata dal Presidente, segue quella dell'emergenza nazionale. È necessario un esame accurato e preciso per quantificare i danni subiti dai nostri territori. È evidentemente necessario ricordarlo a Giani, che invitiamo a dedicarsi meno alle apparizioni mediatiche nei luoghi colpiti dall’alluvione e a concentrarsi di più sui suoi compiti istituzionali".

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