SIENA
La Giunta comunale approva le nuove regole puntando a un centro storico più vivibile e tutelato. Dal 1 aprile, le disposizioni diventeranno definitive, dopo una fase sperimentale di successo. Tucci: “Un lavoro di squadra, grazie anche alle Associazioni di categoria”
La Y storica allargata è realtà. La Giunta comunale ha dato il via libera alle nuove norme che regoleranno il traffico all'interno della città, stabilendo indicazioni ben precise sia ai residenti sia ai visitatori, ma soprattutto salvaguardando il centro storico dall'anarchia. Dopo una fase sperimentale andata avanti per quattro mesi, dal prossimo 1 aprile le nuove disposizioni saranno definitive, permettendo anche una maggiore tutela dei pedoni e delle strade all'interno delle mura, facendo di Siena, ancora una volta, un esempio per il mondo, proprio come successe sessant’anni fa. Sono stati coinvolti Confcommercio, Confindustria, Cna, Confesercenti e Confartigianato, i quali hanno presentato proposte e criticità. Alcune richieste sono state accolte, come il mantenimento del transito da via del Cavallerizzo verso via Montanini e un'estensione parziale della fascia oraria per l'ingresso dei manutentori fino alle ore 10. Inoltre, è stata autorizzata la deroga h24 per il carico/scarico vicino alle strutture ricettive.
L’atto estende la disciplina della “Y storica” a diverse strade, tra cui via Montanini, vicolo del Rustichetto e piazza Salimbeni, creando una zona a prevalenza pedonale. All’interno della Ztl, sono individuate due "sottozone": la “Ztl A” e la “Y storica”, con regole di circolazione e sosta più rigorose. In queste sottozone vige un divieto permanente di sosta e transito per tutti i veicoli, eccetto quelli autorizzati. Per il trasporto merci e i manutentori, l'accesso è consentito solo nelle fasce orarie mattutine (ore 6-10).
La storica decisione porta il nome dell'assessore alla mobilità, Enrico Tucci, il quale però ha voluto condividere i meriti con tutti i suoi collaboratori durante la conferenza stampa di ieri mattina: "È stato un importante lavoro, soprattutto di squadra: a partire dalla mia segretaria, Cristina Migliorini, il vice comandante Alfredo Zanchi, con cui ho iniziato questo percorso, per arrivare all'attuale comandante Alessandro Rossi, a Daniela Capotorti, ai colleghi della Giunta comunale e tutti coloro che si sono impegnati per arrivare a questo storico atto", ha commentato Tucci.
Il provvedimento mira a trasformare il "cuore" del centro storico in una zona a prevalenza pedonale, per valorizzare ulteriormente le bellezze architettoniche e artistiche di Siena: "Questa delibera rimarrà nella storia di Siena, è un atto importante per la nostra amministrazione guidata dal sindaco Nicoletta Fabio", ha aggiunto Tucci, sottolineando che non è stato facile mettere mano su abitudini consolidate: "Personalmente amo le regole, ma perché portino beneficio serve farle rispettare. La polizia municipale lavorerà per la sua applicazione in modo collaborativo". Tucci ha anche ribadito l'intenzione di rivedere l'intera Ztl, un processo complesso ma necessario per unire in una sola norma le numerose direttive esistenti.
Il comandante Alessandro Rossi ha ribadito l'importanza di questa iniziativa illustrando tutte le novità specificando che ci saranno deroghe per determinate categorie, come i residenti che hanno i garage, i medici, disabili e i mezzi di raccolta rifiuti. Rossi ha anche invitato i cittadini a contattare gli uffici per ulteriori informazioni, sottolineando che "non siamo qui per sanzionare, ma per collaborare".
Pionieri nella gestione del traffico urbano
Nel 1956, la città iniziò a riflettere seriamente sui problemi del traffico urbano, tema non solo locale ma che interessava tutta Europa. Nel luglio 1962, l’allora sindaco Ugo Bartalini emanò un provvedimento storico, vietando la sosta e la circolazione nell’anello superiore di piazza del Campo, limitando anche il passaggio dei bus turistici. Le misure furono tra le prime azioni concrete per contenere il problema del traffico nei centri storici. A quel tempo, il problema delle automobili era in crescita e la congestione stradale rendeva sempre più difficile la vita dei pedoni. Un importante studio pubblicato nel 1963, intitolato "Traffic in Towns", evidenziò la necessità di ridurre il traffico di attraversamento nei centri storici, promuovendo una circolazione limitata a livello locale. Negli anni successivi, l’Associazione Italia Nostra, fondata nel 1955, commissionò all'architetto Achille Neri uno studio per la riorganizzazione del traffico a Siena, proponendo una riconversione degli spazi urbani a favore della mobilità pedonale. Nel 1965, la giunta guidata dal sindaco Fazio Fabbrini detto Fiaccola introdusse la prima ordinanza per la creazione di una zona interdetta alla circolazione. Nonostante le proteste e le contestazioni da parte di commercianti e cittadini, il provvedimento si rivelò innovativo e pionieristico, influenzando anche altre città italiane e europee.
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