SIENA
non si arresta l'emorragia di attività
Tra il 2012 e il 2024 Siena c'è stata una diminuzione del 21,8% delle attività commerciali. Nella classifica di Confcommercio che prende in esame i capoluoghi, la città si piazza all'81° posto e risulta una delle migliori in ambito regionale.
In Toscana solo Prato ha un coefficiente negativo più basso. La peggiore è Pistoia, in 12ª posizione (-29,9%), seguita da Livorno e Arezzo. L'indagine su scala nazionale mette in evidenza la perdita nel periodo di quasi 118 mila negozi al dettaglio e 23 mila attività commerciali itineranti.
"In poco più di dieci anni, in Toscana, ogni capoluogo ha perso mediamente un'attività commerciale su quattro", osserva Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana. "E la flessione è diventata più evidente dopo il 2019, durante gli anni della pandemia, quando le vulnerabilità del settore si sono accentuate", sottolinea ancora Marinoni, che poi aggiunge che "a subire maggiormente gli effetti della crisi sono stati i negozi di abbigliamento, calzature, articoli per la casa, giocattoli, librerie, edicole, ferramenta e cartolibrerie, oltre ai banchi dei mercati ambulanti e ai negozi di generi alimentari".
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