SIENA
La crisi del commercio tocca anche Siena
Nel 2024, il centro storico conta 243 attività commerciali rispetto alle 293 del 2019 e 322 del 2012. Fuori dal centro, si registrano 315 attività, calate rispetto a 361 del 2019 e 381 del 2012. In centro a Siena, le attività ricettive sono salite a 260 nel 2024 da 253 nel 2019 e 218 nel 2012; analogo aumento anche fuori dal centro.
Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena, sottolinea un cambiamento epocale dovuto a fattori come la diminuzione del potere d'acquisto, l'evoluzione degli acquisti online e un cambio nelle abitudini, privilegiando attività come cene e week-end in città d'arte.
Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: apprezziamo la decisione dell’amministrazione comunale di Siena porre mano alla regolamentazione del Sito Unesco perché questo è uno dei possibili strumenti con il quale regolamentare le tipologie di attività che si possono insediare nel centro storico e porre un freno alla desertificazione in atto. Ma non basta – ha aggiunto Pracchia - Dal governo si potrebbe davvero fare tantissimo di più. Il rischio è quello di vedere in 10 anni sparire una categoria economica, che si è già ridotta tantissimo in questi anni".
Analizzando specifiche categorie, emerge che le attività non specializzate in centro sono diminuite, così come quelle dedicate a prodotti alimentari e bevande, con trend simili anche fuori dal centro. La vendita di articoli culturali e ricreativi e le farmacie hanno segnato un calo in entrambe le aree. Per il commercio al dettaglio ambulante, invece, si nota una lieve ripresa fuori dal centro. Infine, il segmento di bar, ristoranti e alberghi mostra dinamiche contrastanti.
I ristoranti e altre forme di alloggio hanno visto una crescita sia in centro che fuori. Per esempio, i ristoranti in centro sono aumentati da 93 nel 2012 a 129 nel 2024. I bar, tuttavia, hanno registrato un declino: 54 in centro nel 2024 rispetto ai 67 del 2012. Anche fuori dal centro, si contano meno bar rispetto all'anno base. Pracchia conclude che è necessaria un'azione politica immediata e concreta per prevenire il declino di un'intera categoria economica, proponendo misure di sostegno specifiche per chi decide di investire in attività commerciali fisiche.
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