SIENA
Qualche passo avanti nella crisi
Dopo il via libera alla cassa integrazione, adesso c’è anche l’accordo per le uscite volontarie: i ventisei operai dello stabilimento PayCare di Monteriggioni lo scorso autunno sono stati a un passo dal baratro, ma adesso possono guadare all’immediato futuro con più speranza.
A ottobre, quando era scaduto il contratto di solidarietà, l’azienda aveva annunciato l’avvio della procedura di licenziamento, subito contestata dai sindacati. Dieci giorni fa era stata attivata la cassa integrazione, a cui si è aggiunta ieri anche la possibilità delle uscite volontarie, dal 1° aprile fino al 15 maggio.
“Abbiamo concluso la procedura per i licenziamenti collettivi - afferma il segretario della Fim Cisl Giuseppe Cesarano -, che era stata aperta quarantacinque giorni fa dall’azienda, salvo poi essere congelata dopo la nostra contestazione. E’ stata attivata la cassa integrazione fino a dicembre 2025, però mancava un pezzo, ovvero dare un incentivo per le uscite su base volontaria. Adesso non resta che dobbiamo lavorare sull’aspetto industriale. Quello che mi interessava, però, è che chi vuole andare via lo faccia senza l’opposizione dell’azienda, questa è democrazia secondo me”.
Adesso il nodo resta la scadenza della commessa della Regione Lombardia, che è stata l’unica fonte di lavoro per PayCare negli ultimi mesi. Non ci sono ancora novità sulla ricerca di nuovi committenti e in generale, da qui in avanti, l’obiettivo sarà quello di capire quale sarà l’impegno in concreto da parte dell’azienda. “Abbiamo fatto questo verbale di accordo per la chiusura della procedura di licenziamento – racconta Daniela Miniero, segretaria provinciale della Fiom Cgil -, è stato un appuntamento tecnico, ma abbiamo anche chiesto all’azienda di stringere su una data per fare un altro incontro e parlare delle politiche attive. Bisogna capire che strumenti sta mettendo in campo PayCare per mantenere il lavoro a Monteriggioni e rilanciare quel sito. Non mi piace parlare di incentivi all’esodo, ma di investimenti imprenditoriali per mantenere il lavoro. Resta comunque un’opportunità che l’azienda ha mantenuto, con gli stessi criteri delle ultime uscite volontarie, quindi 28 mila euro lordi”.
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