SIENA
Entro 72 ore il Comune ufficializzerà le 4 nomine alla Fondazione Mps. Il bando, che era stato riaperto, è scaduto il 27 marzo e, come già evidenziato sabato dal Corriere di Siena, dei 28 candidati iniziali, due hanno rifiutato mentre le nuove domande corrisponderebbero a tre. Sarebbero quelle di Sergio Burrini, già quadro di Banca Mps e dell'imprenditore Romolo Semplici, entrambi consiglieri dell’Associazione Buongoverno Mps. La terza invece è di Maria Alberta Cambi, presidente della stessa Associazione.
A quanto pare, però, è stata trovata una soluzione tenendo conto degli equilibrismi politici che caratterizzano da sempre queste nomine. I favori maggiori puntano su Alessandro Piccini (referente di Siena in Tutti i Sensi), Tommaso Marrocchesi Marzi (ben visto da Fratelli d'Italia) e Margherita Anselmi Zondadari (Forza Italia). Per l'ultima poltrona ci sarebbe ancora qualche angolo da smussare, ma l'avvocato Antonella Cottini potrebbe spuntarla su Silvia Giovani e Francesca Fabbiani. Restano in piena corsa, però, anche Marco Fedi, deputato uscente, e il segretario provinciale di Forza Italia, Alessandro Pallassini che quasi un mese fa si è dimesso da consigliere comunale di Sovicille.
Nel frattempo, una nota molto accorata e diretta è stata inviata al sindaco Nicoletta Fabio dalla storica Associazione Buongoverno Mps. I firmatari hanno lanciato un appello affinché il primo cittadino e la Giunta di centrodestra si differenzi "da chi li ha preceduti, valutando bene la scelta dei nuovi Deputati". Il testo invita a nominare persone "non rispondenti a interessi politici o di gruppi, ma in possesso di requisiti di competenza e/o di appartenenza alla cultura del territorio e soprattutto attente all’interesse della nostra Comunità". L’Associazione ha messo in evidenza che, accanto a nomi apprezzabili, figurano anche personaggi legati a un passato problematico per la città e per la Fondazione. Questi, secondo i firmatari della lettera, non hanno dimostrato le competenze necessarie e la volontà di apportare un cambiamento reale. Il crollo del patrimonio della Fondazione, da 12 miliardi a circa 600 milioni, è attribuito a scelte sbagliate di Deputazioni poco autonome e passivamente legate a partiti o lobby.
Le novità delle ultime ore riguardano l'approvazione del bilancio da parte della Deputazione amministratrice della Fondazione (in attesa del prossimo 28 aprile con l'approvazione della Deputazione Generale), che erogherà oltre 11 milioni di euro, come sottolineato dal presidente Carlo Rossi ad un evento nella contrada del Bruco. La seconda è l’indiscrezione riguardante l’Università degli studi di Siena, che avrebbe chiesto al professore Pierluigi Fabrizi di accettare la nomina nella Deputazione Generale. Fabrizi, già presidente del Monte dei Paschi, dovrebbe sciogliere la riserva tra pochi giorni. Diventerebbe papabile anche per la presidenza della stessa Fondazione il prossimo anno.
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