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Abbadia San Salvatore

Morte Roberta Mazzuoli, il capo-negozio: "L’ho sentita la sera prima, era entusiasta"

Luca Bisconti ha raccontato dell'ultimo contatto con la donna: “Solare, aveva voglia di tornare prima possibile al lavoro”

Mariella Baccheschi

31 Marzo 2025, 06:30

roberta mazzuoli donna morta

Una domenica velata di tristezza. Nella giornata di ieri ancora messaggi di cordoglio e di solidarietà sui social per i familiari di Roberta Mazzuoli. I familiari della donna - il compagno, il figlio, la madre, le due sorelle e altri parenti stretti - si sono chiusi in un doloroso silenzio, cercando di evitare il clamore di una vicenda tanto drammatica, che ha sconvolto completamente le loro vite.
La notizia, però, è divenuta virale e fin da ieri si sono messi in movimento i cronisti delle maggiori testate giornalistiche italiane, alla ricerca di informazioni e di possibili contatti con i protagonisti di questa brutta storia, da classificare sotto la voce “mala sanità”.
“In queste ultime ore sono stato chiamato da numerose testate giornalistiche televisive - dice il sindaco di Abbadia San Salvatore Niccolò Volpini - che chiedono contatti con i familiari. La notizia ha destato molta curiosità e molto interesse, tanto è vero che la trasmissione televisiva ‘La vita in diretta’ quest’oggi era già ad Arezzo ed è probabile che domani (oggi ndr) sia a Abbadia San Salvatore”. I familiari di Roberta insistono per mantenere la loro linea di condotta e tacere sulla denuncia che hanno presentato, mentre è probabile che sia il loro avvocato a rilasciare una dichiarazione.
La morte tragica della donna ha destato totale sconforto e profonda tristezza anche sul luogo di lavoro, il supermercato che ha sede a Piancastagnaio. I dirigenti desiderano che siano gli stessi compagni di lavoro a parlarne. “Una doccia gelida per tutti - ha esordito il capo negozio Luca Bisconti -. Era un anno che aspettava la chiamassero. Ci siamo sentiti la sera prima, alle 20.30. Era entusiasta, affatto preoccupata, non vedeva l’ora di riprendere l’attività dietro il suo banco. Un mese e mezzo e poi si sarebbe sottoposta all’intervento al secondo occhio. Non si può morire così. Non siamo più nel Settecento”.
E aggiunge: “Roberta era una ragazza solare, teneva molto al suo lavoro e aveva particolare attenzione per i bambini piccoli. E era molto professionale. E infatti voleva rientrare presto, per non perdere il ritmo”.
E prosegue: “La cosa che mi ha fatto più male sentirla la sera prima alle 20,30 e sapere nel pomeriggio del giorno dopo che era già morta”.
Per tutti loro è stato uno shock. “Il negozio è come una seconda famiglia formata da 12/13 persone che condividono la loro vita nel bene e nel male”.

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