Esselunga, chiusa l'indagine: ci sono otto indagati

La Procura di Siena ha concluso l'indagine sul sequestro del cantiere del nuovo supermercato Esselunga in via Massetana Romana, avvenuto lo scorso settembre.

Il procuratore Andrea Boni ha esercitato l'azione penale nei confronti di otto persone, sette delle quali sono accusate di lottizzazione abusiva. Le altre accuse includono abuso edilizio in zona vincolata, reato paesaggistico, false attestazioni e falso ideologico in atto pubblico, tutti commessi durante le procedure di rilascio dei titoli edificatori.

Due posizioni sono state archiviate, quelle di Alessandro Nannini, ex pilota e proprietario del terreno su cui sorge il cantiere, e dell'architetto Mario Terrosi. Entrambi sono stati riconosciuti estranei ai fatti contestati di lottizzazione abusiva.

Il cantiere, che doveva ospitare un supermercato con oltre 100 dipendenti e due sale cinematografiche, rimane sotto sequestro. Esselunga aveva acquistato l'area con un permesso di costruire ritenuto legittimo, ma l'indagine ha rilevato una trasformazione edilizia in contrasto con le norme urbanistiche locali.

Le difese degli indagati hanno ora venti giorni per presentare memorie e chiedere eventuali interrogatori prima della probabile richiesta di rinvio a giudizio. L'azienda di grande distribuzione aveva già assunto e formato il personale per l'apertura del negozio, prevista per dicembre 2024, ma adesso l'apertura è incerta a causa dell'inchiesta in corso.