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Siena

Siena celebra la "sua" Santa Caterina. Il cardinale Lojudice chiede "una preghiera per la Chiesa": "Io Papa? Sono troppo giovane, non corro rischi"

Bellissima cerimonia in Piazza del Campo. Il sindaco Nicoletta Fabio: "Ricordiamo e onoriamo una donna di rara dedizione e di assoluto coraggio, capace di scuotere le menti e il cuore"

Gennaro Groppa

03 Maggio 2025, 21:20

celebrazioni per Santa Caterina

Una giornata dedicata a Santa Caterina e con la testa e il pensiero indirizzati all’imminente Conclave. Bella la cerimonia in Piazza del Campo, che è arrivata a conclusione di una serie di appuntamenti che ha visto prima enti, istituzioni e associazioni effettuare la consegna dei doni floreali ai piedi della statua della santa e poi la messa celebrata in San Domenico. Applaudito e apprezzato il discorso del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, un elogio alla figura di Santa Caterina, una donna che ha cambiato la Chiesa, il mondo e la figura e il ruolo femminili, e il cui esempio e la cui testimonianza sono ancora presenti in città (e non solo). Il cardinale Augusto Paolo Lojudice ha chiesto “una preghiera per la Chiesa, che vive il senso del vuoto lasciato da Papa Francesco, ma che in realtà lascia tanto e una continuità con il presente e il futuro”. Il cardinale scherza all’inizio della cerimonia in Piazza del Campo: “Non potevo non essere qui, e per fortuna mi hanno lasciato un po’ di ore di libertà”. Poi elogia la città di Siena: “Qui ci sono diciassette popoli, e ciò è segno di vitalità, una tradizione che è vita caratterizzata da valori”. E ancora: “Santa Caterina avrà certamente ringraziato Papa Francesco per quello che ha fatto”.

Al termine delle celebrazioni, poi, al cardinale Augusto Paolo Lojudice sono state poste varie domande sul Conclave ormai imminente: “Stiamo vivendo un ottimo clima, ci stiamo conoscendo con i confratelli cardinali - ha detto Lojudice. - Mi chiedete quanto durerà il Conclave? Non lo so, so che nella storia dell’ultimo secolo solitamente dura due o tre giorni e poi un nome emerge e viene fuori in maniera quasi naturale. Mi chiedete se io ho delle possibilità di diventare Papa? Io sono troppo giovane, non corro rischi. Credo che il prossimo Papa possa andare in continuità con Papa Francesco, poi ogni Papa ha le sue doti e la sua storia, ma io non vedo grandi difficoltà. Questo momento ci sta dando una lezione di responsabilità, è evidente quanto la voce del Papa sia autorevole”.

Molto accorato l’intervento del sindaco di Siena, Nicoletta Fabio: “Santa Caterina è stata una donna di rara dedizione e di assoluto coraggio, capace di scuotere le menti e il cuore, spingendosi ben oltre le mura della sua città, il tutto come ambasciatrice di pace. Giustizia e concordia sono state parole chiave della sua vita. Ha saputo emergere con determinazione e intelligenza, è stata una donna del suo tempo ma al contempo è di straordinaria attualità. Ed è simbolo di una Siena che ha saputo guardare oltre le proprie mura. La vera grandezza di Santa Caterina sta nella forza spirituale della consapevolezza della propria missione”.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha ricordato il contesto storico nel quale ha vissuto Santa Caterina, in una Siena all’avanguardia e che all’epoca “era tra le più grandi città d’Europa”, una città che fu colpita poi dalla peste e che venne dimezzata. “Santa Caterina, che ha vissuto in un periodo molto difficile e delicato, è un riferimento eccezionale per guardare con speranza al futuro - sono state le parole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. - E’ stata vicina agli ultimi, ai fragili, ai sofferenti”.

Le celebrazioni cateriniane termineranno domani (domenica 4 maggio). Alle ore 9,30 prenderà il via da palazzo comunale il corteo delle contrade diretto al Santuario-Casa di Santa Caterina. Giunti a destinazione, alle ore 10, avrà luogo l’offerta dell’olio per la lampada votiva, quest’anno affidata al Comune de L’Aquila in rappresentanza dei Comuni d’Italia, e al Comune di Murlo per quelli dell’Arcidiocesi. Poi seguirà l’offerta dei Ceri da parte delle associazioni e aggregazioni, accompagnata dai saluti ufficiali del rappresentante del governo e delle autorità civili e religiose.

La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, alla presenza del Cardinale Augusto Paolo Lojudice e di monsignore Antonio D’Angelo, arcivescovo de L’Aquila, insieme alle autorità civili, militari ed ecclesiastiche di Siena e L’Aquila. A completare il rito, alle ore 11,30, nella Basilica di San Domenico, si celebrerà la messa concelebrata dai tre prelati, simbolo di unità e rinnovato impegno di fede.

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