SIENA
Martedì 6 maggio si preannuncia una giornata di forti disagi per il trasporto ferroviario in tutta Italia a causa di uno sciopero nazionale indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. La protesta, che coinvolgerà il personale di Ferrovie dello Stato, Trenitalia, Trenord e Tper, si svolgerà dalle 9:01 alle 17 e interesserà sia il settore passeggeri che quello merci, con possibili ripercussioni anche su Italo e altre imprese minori145.
La mobilitazione nasce dall’impasse nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle attività ferroviarie, scaduto il 31 dicembre 2023. I sindacati denunciano la mancanza di risposte concrete da parte delle controparti su temi chiave quali la parte economica, normativa, l’adeguamento del sistema classificatorio, il polo merci e gli appalti. In Toscana, lo sciopero coinvolgerà circa 6 mila lavoratori, tra diretti e appaltati6.
Per limitare i disagi, sono state previste fasce orarie di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 dei giorni feriali, durante le quali i servizi essenziali saranno assicurati, soprattutto per il trasporto regionale e pendolare. Tuttavia, tra le 9:01 e le 17 molte corse regionali e di lunga percorrenza potranno subire cancellazioni o ritardi. Saranno garantiti alcuni treni a lunga percorrenza, tra cui gli Eurocity da/per Vienna e Monaco, mentre i collegamenti internazionali potrebbero essere parzialmente coinvolti.
I passeggeri che intendano rinunciare al viaggio possono richiedere il rimborso fino all’ora di partenza per Intercity e Frecce, e fino alla mezzanotte del giorno precedente per i treni regionali. In alternativa, è possibile riprogrammare il viaggio a condizioni simili, secondo la disponibilità dei posti. Informazioni aggiornate su treni garantiti, variazioni e servizi sono disponibili sui siti e le app di Trenitalia, Trenord e Tper, nonché tramite il numero verde 800 89 20 21 e presso le biglietterie.
Maurizio Da Re, rappresentante del gruppo pendolari Valdarno, sottolinea che gli utenti sono stati informati da tempo e che sarà decisivo verificare il rispetto delle fasce garantite per valutare l’impatto reale sui pendolari, che spesso subiscono maggiormente le conseguenze degli scioperi rispetto ai viaggiatori dell’alta velocità.
La protesta si inserisce in un contesto di crescente tensione nel settore ferroviario, con richieste sindacali che includono adeguamenti salariali, miglioramenti normativi, tutela del personale turnista, aggiornamenti tecnologici e maggiori tutele per i lavoratori coinvolti negli appalti. I sindacati sollecitano un confronto urgente per trovare un accordo che risponda alle esigenze di circa 100 mila lavoratori del comparto.
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