SIENA
Treno alta velocità
Incontro riservato e confronto serrato a margine delle celebrazioni di Santa Caterina, all’interno di Palazzo Pubblico in Piazza del Campo. Il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha ospitato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la presidente dell’Umbria Stefania Proietti e il presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena, Massimo Guasconi. Sul tavolo, durante una riunione breve ma intensa durata circa mezz’ora, il futuro della stazione dell’alta velocità Medio Etruria.
L’infrastruttura, pensata per intercettare i treni veloci sulla direttrice tra Firenze e Roma, rappresenta una sfida cruciale per tutto il centro Italia. Il Ministero ha indicato la Valdichiana, in località Creti vicino Terontola, quale sede preferita per la nuova fermata: un nodo che, secondo il documento tecnico condiviso anche da Trenitalia e Italo, dovrebbe vedere il passaggio quotidiano di 14 coppie di Freccia Rossa, con l’obiettivo di migliorare gradualmente anche i collegamenti secondari verso la stazione. Ma, come spesso accade nelle partite strategiche, la quadra politica ancora non c’è.
Da quanto trapela, il presidente Giani avrebbe confermato durante la riunione in Comune, tutte le sue riserve sulla scelta di Creti, preferendo invece la soluzione di Rigutino. L’Umbria, rappresentata da Stefania Proietti, mantiene al momento una posizione interlocutoria: il tema è stato oggetto di discussione e la riflessione è in corso, anche alla luce delle perplessità manifestate dalla Cgil regionale umbra.
Siena, invece, spinge con decisione sulla soluzione individuata dal Ministero, considerando la nuova stazione un’opportunità fondamentale per il territorio e soprattutto preoccupata che i 10 milioni stanziati dal Governo vadano persi.
La posizione del mondo economico senese è chiara: le associazioni di categoria, da Confcommercio a Confartigianato, hanno già chiesto con forza nei mesi scorsi di non perdere l’occasione della stazione AV in Valdichiana, considerandola un obiettivo irrinunciabile per la crescita e la competitività dell’area.
L’infrastruttura avrebbe ricadute dirette su un’area che si estende tra Toscana e Umbria, caratterizzata da distretti produttivi molto attivi, oltre 200 mila imprese, più di 600 mila addetti e un sistema turistico che ogni anno attira oltre 10 milioni di visitatori.
Un bacino che conta quasi un milione e mezzo di residenti e che potrebbe trovare nella stazione Medio Etruria un volano di sviluppo ulteriore.
Lo sviluppo dell’aeroporto di Perugia sarebbe un ulteriore tassello di crescita dell’area su cui ne beneficerebbe, secondo alcuni studi di settore, soprattutto il territorio senese e la città del Palio.
Nonostante le indicazioni già fornite dal governo, tuttavia, una sintesi condivisa tra i territori coinvolti appare ancora lontana. La promessa, prima dei saluti, è stata quella di procedere ad un nuovo incontro di mediazione.
La politica cerca un equilibrio che metta d’accordo esigenze locali e visione nazionale e di questi tempi sono come le ripetute in salita: un supplizio.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy