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Siena

Nella provincia di Siena mille migranti per 600 posti

Il prefetto Matilde Pirrera attacca: “Non ho trovato la disponibilità di nessuno. Ho cercato invano spazi pubblici”

Claudio Coli

07 Maggio 2025, 07:00

Nella provincia di Siena mille migranti per 600 posti

Oltre mille immigrati assegnati alla provincia dal Ministero ma solo seicento posti disponibili per ospitarli. L’immigrazione non aumenta nel territorio senese ma c’è un problema logistico nell’accoglienza, per via della carenza atavica di strutture. Questa, in sintesi, è la “radiografia” della questione migratoria nel nostro territorio. Dove i numeri non sono rilevanti, se proporzionati alla popolazione, ma insiste una situazione sempre molto delicata. A fare il punto ieri, in occasione del consiglio territoriale sull’immigrazione, è stato il Prefetto Matilde Pirrera, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, sindaci locali e addetti ai lavori nell’ambito salute e immigrazione. È intervenuto anche il professor Fabio Berti, sociologo dell’Università di Siena.

Secondo i numeri forniti dal Prefetto, al momento al territorio sono assegnati 1025 migranti, ma non c’è posto per tutti. Sono infatti 603 i posti disponibili, a fronte di bandi, nel 2024, per cercarne 1300. Il problema principale, quindi, è trovare una sistemazione adeguata nei Cas per chi arriva. "Non ho trovato la disponibilità di nessuno – ha affermato il Prefetto Matilde Pirrera - nemmeno da parte del Cardinale Lojudice, per via delle feste giubilari in corso. Ho cercato spazi pubblici, anche per dei bungalow, ma niente”. La ricerca proseguirà, col lavoro che sarà certo facilitato dal ritorno, dopo anni, di un dirigente ad hoc del comparto immigrazione, Francesco Venga. Per quanto riguarda i flussi invece, l'immigrazione nel territorio senese risulta ormai ferma da dieci anni. Come notato dal professor Berti, gli stranieri residenti sono 30mila e rappresentano l'11,5% della popolazione, “Negli anni scorsi gli immigrati crescevano di 3mila unità all'anno, adesso non più - ha detto - e non sono stati sostituiti dai richiedenti asilo”.

Sempre restando in tema di numeri, da inizio 2025 sono 153 i nuovi migranti assegnati alla provincia di Siena e distribuiti nei vari comuni, 14 nello specifico nella città del Palio. È Chianciano Terme quello che ne ospita di più, 230, seguito da Abbadia San Salvatore a quota 130. Poi Siena, 110, e Chiusi, 106. La comunità di stranieri più ampia è data dai pakistani, sono complessivamente 443 le unità presenti sul territorio. Numerosi anche i cittadini provenienti dal Bangladesh, 273. Molti dei presenti nei Cas sono stanziali, ovvero permanenti per più di due anni. Alla questione dell’immigrazione si lega quella della sicurezza e quindi dell'integrazione sociale: “Bisogna guardare a 360 gradi la questione” ammonisce il Prefetto. La quasi totalità dei soggetti lavora ma con contratti, ha sottolineato Pirrera, che “controllati hanno rilevato profili di irregolarità”. “Molti sono contratti in nero, i contoterzisti utilizzano i Cas per lo sfruttamento” tuona. Sul monitoraggio della burocrazia ha assicurato massimo rigore il Questore Ugo Angeloni: “Siamo attenti a migliorare il controllo delle procedure di accesso e di richiesta di permesso di soggiorno e protezione internazionale, devo dire che non abbiamo notato modifiche consistenti di chi arriva”.

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