SIENA
Un mezzo mentre passa da via Banchi di Sotto
Quasi due ore di confronto in Palazzo Pubblico non hanno evitato lo sciopero indetto per oggi dai tassisti senesi del Cotas (Consorzio Tassisti Senesi).
Auto ferme, braccia incrociate e presidio dalle ore 10 alle ore 16 alla stazione, in Piazzale Rosselli. Il nodo irrisolto è il divieto di passaggio da Banchi di Sotto: la mancata soluzione su questo punto, a differenza dell’accordo raggiunto per non transitare più da piazza del Campo nel tratto Palazzo comunale-Chiasso Largo, ha fatto precipitare la situazione.
Al tavolo nella sala del sindaco erano presenti il primo cittadino Nicoletta Fabio, l’assessore alla mobilità Enrico Tucci, il comandante della Polizia Locale Alessandro Rossi, il dirigente comunale Guido Collodel, il presidente Cotas Giacomo Sanò e il vicepresidente Stefano Bonechi. Nella Sala delle Lupe attendevano gli altri membri del cda che dopo l’incontro hanno deciso la protesta. L’amministrazione comunale non ha rilasciato dichiarazioni, ma mantiene aperto il dialogo, ribadendo che la chiusura di Banchi di Sotto è inderogabile.
Il presidente Cotas, Giacomo Sanò, ha definito l’incontro positivo dal punto di vista umano e lavorativo, sottolineando la cordialità anche nei precedenti incontri con l’assessore Tucci, il sindaco, i dirigenti comunali e il comandante dei vigili: “Ci sono stati punti di avvicinamento, ma anche altri insuperabili. L’amministrazione vuole trovare una soluzione e anche noi siamo disponibili a lavorare per il bene dei cittadini e turisti.” Alcuni punti sono stati condivisi: “Abbiamo trovato un accordo sul non passare davanti a Piazza del Campo e al Palazzo Comunale, soluzione accettabile anche se allunga i percorsi”. Il transito da Banchi di Sotto, invece, resta critico per i tassisti anche se rispetto al passato c’è stato un miglioramento: “Ora possiamo raggiungere Banchi di Sotto 32 solo se richiesti da un cliente, prima era vietato” ha specificato Sanò.
Nonostante la disponibilità, Banchi di Sotto rimane un punto nevralgico per la viabilità. Le principali conseguenze sono l’allungamento dei tempi di percorrenza e il rischio di costi maggiori e attese più lunghe per i cittadini. Si teme anche che si diffonda l’idea di carenza di taxi, quando molti mezzi girano a vuoto in città. Sanò spiega: “Se un cliente chiama dall’Arco di Fontebranda e un tassista si trova alle Logge del Papa, passando da Banchi di Sopra sono impiega un minuto ad arrivare dove richiesto; con il percorso alternativo servono invece 15 minuti e quasi 3 chilometri, riducendo l’efficienza del servizio”.
Oltre a Banchi di Sotto, i tassisti evidenziano il problema della stazione: “Il parcheggio è critico e penalizza noi e i turisti; i tempi di attesa raddoppiano per come è organizzato lo stallo taxi. Sarebbe stata preferibile una sistemazione diversa, dato che le problematiche erano note”. Al momento non è previsto un nuovo incontro con il Comune, ma Sanò assicura che il dialogo resta aperto e i contatti con l’assessore e i dirigenti sono costanti. Nessuna porta chiusa, dunque, ma Banchi di Sotto rimane il vero ostacolo.
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