SIENA
L'assessore e il rappresentante di Italia Nostra
Siena per la prima volta si è dotata del Regolamento del verde pubblico e privato, propedeutico al futuro Piano del verde. Ad applaudire il via libera in Consiglio comunale, con diciannove voti favorevoli e quattro astenuti, c’era anche Sandro D’Ascenzi, neo accademico dei Fisiocritici e responsabile di Energia e ambiente di Italia Nostra.
Criteri da seguire
L’approvazione del Regolamento segna un momento importante nella politica ambientale della città. Per la prima volta Siena si dota infatti di uno strumento normativo che disciplina la tutela, la valorizzazione e la gestione del verde sia pubblico che privato, incluse le aree storiche, scolastiche, boschive, gli orti urbani e le zone di forestazione. Il testo, articolato in sette titoli e trentasette articoli, introduce regole per la progettazione, manutenzione e uso sostenibile degli spazi verdi, puntando su biodiversità, partecipazione civica e difesa del patrimonio arboreo.
Nel dettaglio, il Regolamento prevede criteri chiari per la tutela delle alberature, con particolare attenzione agli esemplari di particolare pregio e agli alberi monumentali, e stabilisce indicazioni precise sulle potature, il censimento e la sostituzione degli alberi. Sono previste misure specifiche per la difesa fitosanitaria, la salvaguardia delle radici durante lavori edilizi e la protezione degli alberi monumentali. Particolare attenzione è riservata anche alla prevenzione degli abbattimenti, regolamentando tempistiche, modalità e obblighi di reimpianto: per ogni albero rimosso per motivi edilizi, il regolamento impone la piantumazione di almeno due nuovi esemplari, salvo deroghe motivate.
Innovazione urbanistica e partecipazione attiva
Fra le principali novità del Regolamento spicca l’introduzione del principio di “area inedificabile” in caso di abbattimento non autorizzato: una misura che rafforza la tutela del verde anche sul fronte urbanistico, disincentivando pratiche scorrette. Gli orti urbani sono valorizzati attraverso la promozione della gestione condivisa e del ruolo sociale del verde, mentre la partecipazione dei cittadini viene incoraggiata con la possibilità di segnalare situazioni critiche, adottare aree verdi pubbliche, promuovere sponsorizzazioni e stipulare patti di collaborazione civica. Le scuole e le associazioni potranno contribuire all’individuazione di alberi di particolare pregio, dando vita a un percorso di consapevolezza e responsabilità condivisa. Il censimento degli alberi monumentali, pubblici e privati, sarà progressivamente aggiornato, in linea con le direttive nazionali.
Sarà una cabina di regia tecnica, composta dall’assessore competente, dal dirigente di settore e da esperti, a garantire il monitoraggio e l’applicazione coerente delle disposizioni del Regolamento.
Magi e D’Ascenzi contenti
“Sono molto soddisfatta, il Regolamento è una novità assoluta perché non esisteva – ha commentato l’assessore Barbara Magi –. È tra i principali strumenti che un Comune deve avere per gestire il verde e rappresenta un passo fondamentale per arrivare a un Piano del verde anche a livello urbanistico. Sono altresì soddisfatta perché abbiamo introdotto oltre agli alberi monumentali anche quelli di pregio destinati a diventare monumentali. Per questo chiedo una partecipazione attiva ai cittadini che hanno questi alberi nei loro giardini o proprietà, così da poterli censire: il Comune darà una mano per la loro gestione. Non ho mai detto che il verde c’è grazie alla destra, ma abbiamo messo nero su bianco uno strumento per la gestione che prima non era mai stata fatta. Inoltre stiamo progettando un giardino terapeutico per persone con sindrome di Down e autismo. Ho lavorato con Italia Nostra, che si distingue da altre associazioni per un approccio non ideologico o politico, ma scientifico, che reputo fondamentale per la gestione del verde. Se in futuro ci saranno altre associazioni con questo indirizzo, saranno ben accolte. Non mi trovo invece d’accordo con chi parte da pregiudizi”.
Entusiasta anche Sandro D’Ascenzi, presente in aula: “Italia Nostra è molto felice della collaborazione con il Comune che in pochi mesi ha completato un fondamentale Regolamento del verde. Fa capire come la partecipazione e l’associazionismo siano importanti, permettendo alla cittadinanza di essere presente. Ringrazio l’assessore e il Comune di Siena per questa collaborazione che è un esempio importantissimo per tutti quei municipi del comprensorio senese che ancora non si sono dotati di tale strumento”.
Il dibattito in Consiglio
Durante la discussione in Consiglio comunale, il tema del verde ha raccolto valutazioni e spunti trasversali. Alessandro Masi (Pd) ha sottolineato che la sostenibilità ambientale è una partita decisiva che si gioca nelle città, ricordando come Siena sia stata pioniera a livello internazionale con la carbon neutrality della provincia già dal 2011: “Le ondate di caldo sono sempre più lunghe e frequenti – ha ricordato Masi – e dal 1960 la temperatura nelle città è aumentata di 3 gradi. In queste condizioni, la soluzione più efficiente è coprire le città di alberi, che funzionano da ‘climatizzatori’ naturali, abbassando le temperature e assorbendo inquinanti. Riconosciamo l’urgenza di combattere il degrado del suolo e creare nuove vasche di assorbimento del carbonio, condividendo l’obiettivo ambizioso di piantare collettivamente 1.000 miliardi di alberi entro il 2030, come indicato nella dichiarazione finale del G20. Siena è l’unica città italiana in corsa per il Green Leaf Award, la competizione europea che premia le amministrazioni più virtuose. Nel nostro Comune il regolamento chiarisce le procedure di manutenzione di piante pubbliche e private e disciplina in modo dettagliato anche gli orti, valorizzando il territorio rispetto al rischio di abbandono. I giardini storici, i parchi e le colline – ha detto ancora Masi - formano un sistema di grande pregio che rende Siena unica, anche se alcuni elementi evidenziano uno stato di abbandono, come il vecchio sistema degli acquedotti o le sistemazioni agrarie. Sarebbe importante che il regolamento diventasse un riferimento anche per il nuovo Piano strutturale: il verde della città murata e il suo rapporto con la campagna sono una invariante strutturale e un fattore competitivo. Il testo pone particolare attenzione sul valore degli alberi, che la ricerca scientifica ormai considera comunità connesse e non solo organismi singoli: elementi fondamentali per la vita delle città” ha concluso l'esponente del Pd.
Pierluigi De Angelis (FdI) ha espresso apprezzamento per l’approccio sul tema: “Complimenti all’assessore Magi per aver voluto cambiare la sensibilità sul verde. Il regolamento prima non esisteva e ora si inserisce in un percorso importante. Sono presenti aspetti tecnici fondamentali, poiché il testo contiene tutta la documentazione necessaria per i cittadini che intendono procedere con abbattimenti, oltre a molte altre questioni rilevanti. Per quanto riguarda gli abbattimenti urgenti, è l’articolo 14 a occuparsene. Si tratta di una visione ottima, frutto di un lavoro portato avanti con impegno in città”.
Giulia Mazzarelli (Pd) ha sottolineato l’importanza del regolamento come strumento di pianificazione, sottolineando il bisogno di affrontare anche temi come l’emergenza climatica, la mobilità sostenibile, il consumo dell’acqua e il contenimento delle cementificazioni: “Sarà fondamentale coordinare vari livelli, inclusi il piano di protezione civile. Positivo il richiamo alla tutela della salute, ma manca una gestione del verde urbano in relazione agli impatti ambientali e all’adozione di pratiche corrette”.
Lorenza Bondi (Forza Italia) ha rimarcato che Siena era l’unico Comune a non avere uno strumento simile: “Bisogna riconoscere all’amministrazione di aver adottato un regolamento importante, che esprime visione e sensibilità. Positivo il confronto futuro con le associazioni ambientali, purché non si tratti di ambientalisti estremisti. L’amministrazione sta seguendo la strada giusta per la tutela dell’ambiente”.
Anna Ferretti (Pd) ha espresso soddisfazione per l’approvazione, suggerendo approfondimenti su temi come la localizzazione delle nuove piantumazioni, la gestione dei giardini e l’utilizzo dei fitofarmaci. “Mi auguro che in Comune possa intervenire anche un agronomo e che si aumenti il numero di giardinieri, come avviene in altre città”.
Prospettive future e ruolo della cittadinanza
Il Regolamento del verde rappresenta un primo passo per una gestione più moderna e partecipata del patrimonio verde di Siena. A rafforzare la strategia, oltre agli strumenti normativi, sarà fondamentale il coinvolgimento attivo dei cittadini, delle scuole e delle associazioni, valorizzando il verde sia come elemento di decoro urbano che come risorsa ambientale e sociale. Il testo appena approvato pone le basi per un Piano del verde integrato con le strategie di sostenibilità e salvaguardia del territorio, mirando a rendere la città sempre più resiliente e attenta alle sfide ambientali del presente e del futuro.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy