Siena
La Fondazione Mps compie 30 anni
Una mattinata intensa, quella di ieri al Santa Maria della Scala, per celebrare i trent’anni della Fondazione Monte dei Paschi, simbolo di coesione e innovazione per la città e la provincia. L’anniversario ha rappresentato non solo un’occasione per ricordare il passato, ma anche per riflettere sui nuovi scenari e sulle sfide future, come è emerso nei due tavoli di confronto su sviluppo locale, coesione sociale ed evoluzione delle fondazioni bancarie.
Il presidente Carlo Rossi, ha ricordato l’origine della Fondazione datata 8 agosto 1995, sottolineando come “la Fmps prosegua la missione storica dell’antico Monte, perseguendo finalità di utilità sociale, ricerca, istruzione, sanità e arte, soprattutto a beneficio della città e della provincia”. Rossi ha ricordato il valore di questi trent’anni, affidando la ricostruzione storica a una pubblicazione curata da studiosi dell’Università di Siena, e ha rimarcato che “la Fondazione è espressione della comunità locale, attenta ai bisogni emergenti e orientata alla crescita del capitale umano tramite percorsi di coprogettazione e cofinanziamento”.
Il sindaco Nicoletta Fabio, con grande fierezza, ha evidenziato la profondità del legame tra la Fondazione e la città: “Trent’anni sono una tappa importante per una Fondazione che ha saputo attraversare stagioni diverse, restando promotrice di coesione sociale e sviluppo. Essa è un’istituzione di origine senese, nata dall’intuizione della Repubblica di Siena per offrire aiuto e sostegno ai cittadini. Oggi questo legame si traduce in progetti concreti e sinergie che favoriscono inclusione, cultura, formazione e imprenditorialità giovanile”.
Agnese Carletti, presidente della Provincia, ha espresso gratitudine per il ruolo svolto dalla Fondazione: “Ha sempre sostenuto progetti fondamentali, mostrando capacità di ascolto e attenzione alle esigenze di tutti, dai giovani alle fasce più fragili. L’invito è a continuare a lavorare insieme per una provincia più unita e inclusiva”.
Giovanni Azzone, presidente Acri, ha inserito i trent’anni della Fondazione nel contesto nazionale: “La vostra storia dura da secoli. Le fondazioni devono valorizzare le risorse delle comunità e restituirle per sviluppo e coesione. Le sfide oggi sono la crescente complessità sociale, l’eterogeneità e la necessità di nuove forme di collaborazione”.
La giornata, che ha visto il Provveditore Marco Forte fornire alcuni dati relativi al trentennio di attività, si è sviluppata attraverso due tavole rotonde dedicate al futuro delle fondazioni bancarie e al ruolo delle istituzioni nella crescita sostenibile del territorio. Sono stati affrontati temi come la trasformazione del welfare, l’inclusione, la formazione e le nuove opportunità per i giovani, con testimonianze di amministratori, esperti e rappresentanti del terzo settore.
Le conclusioni hanno rimarcato come, nonostante le difficoltà attraversate, la Fondazione Mps ha saputo rinnovarsi e continuare a essere punto di riferimento per lo sviluppo locale, mantenendo salda la propria vocazione di servizio e ascolto della comunità. Trent’anni dopo la nascita, resta il pilastro su cui Siena e la sua provincia possono costruire un futuro più coeso e sostenibile.
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