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Siena

Rinasce la storica Enoteca Italiana nel cuore della Fortezza: dal fallimento alla ripartenza, Siena ritrova un'eccellenza

Riapre per il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino. D'Aquanno: "La fiamma dell'Enoteca Italiana si accende nuovamente"

Claudio Coli

06 Giugno 2025, 16:28

Enoteca Italiana Siena

Siena ritrova l'eccellenza dell'Enoteca Italiana

Siena torna capitale del vino: l'Enoteca Italiana riparte e il via al nuovo corso lo segna il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino. Un’anteprima emozionante verso la rinascita ufficiale. Nel cuore della Fortezza Medicea di Siena, tra le mura cariche di storia del Bastione San Filippo, oggi si è aperto un nuovo capitolo per un'eccellenza che pareva perduta.

L'Enoteca Italiana di Siena è stata una delle istituzioni più importanti per la promozione del vino italiano, con una storia significativa che affonda le radici nel dopoguerra. Fondata nel 1933 come "Comitato Permanente per la Difesa del Vino Tipico Pregiato" sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura, l'Enoteca Italiana fu formalmente istituita nel 1960, con sede presso la Fortezza Medicea di Siena. Aveva il compito di valorizzare e promuovere i migliori vini italiani, in particolare quelli a Denominazione di Origine. Era l’unica enoteca nazionale ufficiale riconosciuta dallo Stato Italiano, capace di ospitare oltre 1500 etichette di vino provenienti da tutte le regioni italiane. Collaborava con consorzi, produttori e istituzioni per eventi, degustazioni, mostre, pubblicazioni e attività di ricerca.È stata uno strumento di diplomazia culturale: rappresentava l'eccellenza enologica italiana in Italia e all’estero.
Purtroppo come altri fiori all'occhiello di Siena ha progressivamente perso smalto:negli anni 2000 ha iniziato ad affrontare difficoltà finanziarie e una progressiva perdita di rilevanza istituzionale finchè nel 2017, la struttura dell'Enoteca Italiana ha cessato formalmente le sue attività. La decisione è stata presa anche a seguito di un’analisi della Corte dei Conti e del Ministero delle Politiche Agricole, che giudicavano non più sostenibile il modello di gestione.
Ma adesso c'è di nuovo vita. "Con emozione e orgoglio, celebriamo una riapertura temporanea che segna molto più di un evento enologico: è un ritorno simbolico, fortemente identitario, che anticipa l'inaugurazione ufficiale prevista per la fine di giugno" afferma l'Enoteca Italiana. “Oggi non riapriamo solo un luogo fisico. Riapriamo un presidio culturale, un simbolo della storia enologica italiana. L’Enoteca Italiana si accende nuovamente, e con esso la fiamma di un progetto che vuole restituire a Siena – e al Paese – un centro di eccellenza, ricerca e promozione del Vigneto Italia” aggiunge Elena D’Aquanno, presidente di Enoteca Italiana Siena.

In occasione della XXIII edizione del Concorso Enologico Internazionale “Città del Vino”, organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Enoteca Italiana ha accolto nuovamente operatori, giornalisti, enologi e delegati internazionali all’interno dei suoi spazi storici. Un ritorno che ha il sapore della memoria e dell’impegno, che rievoca la visione che, fin dal 1933, ha reso Siena capitale del vino italiano.

Questa anteprima rappresenta il primo passo di un percorso di rinascita che culminerà ad inizio luglio con l’apertura ufficiale degli spazi rinnovati del Bastione San Filippo per proseguire poi con i lavori presso il Bastione San Francesco

L’Enoteca Italiana ringrazia l’Associazione Nazionale Città del Vino per aver voluto fortemente riportare il concorso internazionale a Siena dopo oltre vent’anni. Questo evento assume un valore strategico: unisce simbolicamente passato e futuro, tradizione e rilancio, rappresentando per la città e per l’intero comparto vitivinicolo un segnale concreto di ripartenza.

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