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La tragedia

Carabiniere all'ultimo giorno di servizio ucciso durante drammatico inseguimento per fermare i rapinatori: chi era l’eroe caduto

Addio al carabiniere eroe: la storia di Carlo Legrottaglie, ucciso in servizio a 59 anni

Caterina Iannaci

12 Giugno 2025, 13:23

Carlo Legrottaglie

Carabinieri all'ultimo giorno di lavoro muore mentre tenta di fermare i rapinatori

Carlo Legrottaglie, brigadiere capo dei Carabinieri di 59 anni, è stato ucciso oggi a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, durante un inseguimento seguito a una rapina a un distributore di carburante.

Originario di Ostuni, Legrottaglie era prossimo alla pensione: quel giorno sarebbe stato il suo ultimo turno di lavoro prima di un periodo di licenza e del congedo definitivo previsto per luglio. Padre di due figli, era in servizio nella compagnia locale.

L’episodio è avvenuto intorno alle 7 del mattino, quando la pattuglia di cui faceva parte ha intercettato una Lancia Y sospetta. Dopo un inseguimento e diversi speronamenti, i rapinatori sono scesi dall’auto e si sono dati alla fuga a piedi. Legrottaglie ha inseguito uno di loro, che ha sparato colpendolo mortalmente; il brigadiere ha risposto al fuoco ferendo uno degli aggressori. I due sospettati sono stati poi arrestati in una masseria a Grottaglie, dopo un ulteriore conflitto a fuoco in cui uno dei malviventi è morto.

L’intera comunità e le istituzioni hanno espresso profondo cordoglio per la morte del brigadiere. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato il coraggio e il senso del dovere di Legrottaglie, definendolo “servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva il proprio lavoro a difesa della collettività”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di vicinanza all’Arma e ai familiari, auspicando la rapida cattura dei responsabili. 

"Carlo Legrottaglie, 59 anni. Carabiniere, marito, padre - è il commiato della premier Giorgia Meloni - gli mancava pochissimo alla pensione, ma ha scelto di intervenire comunque. Come sempre. Per dovere, per coraggio, per quella divisa che portava con onore. A strapparlo alla vita è stata la mano vile di chi fugge dalla legge e spara contro lo Stato. Contro questi criminali non possono esserci sconti, né indulgenze. La sua morte ci ricorda che dietro ogni uniforme c’è una persona, una famiglia, una vita spesa al servizio degli altri. E che colpire un uomo dello Stato significa colpire l’Italia intera. Che la terra ti sia lieve, Carlo".

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