Siena
Polizia a Siena, non arrivano rinforzi
Il Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia (Siulp) di Siena lancia un nuovo allarme sulla situazione delle forze dell’ordine in provincia. Secondo quanto comunicato dal Dipartimento della pubblica sicurezza, nel recente piano di potenziamento organico della Polizia di Stato non è previsto l’arrivo di alcun nuovo agente per il territorio senese.
Una decisione che, secondo il Siulp, rischia di mettere ancora più in difficoltà i presidi locali, in particolare i Commissariati di Chiusi-Chianciano Terme e Poggibonsi, già alle prese con carenze di personale dovute a pensionamenti e mancati reintegri. “La situazione – denuncia il sindacato – è destinata a peggiorare: senza misure strutturali, i nostri commissariati non riusciranno più a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione”.
Il sindacato sottolinea come la provincia di Siena sia ormai al limite: tra pensionamenti, trasferimenti e assenza di nuove assegnazioni, il rischio è quello di non riuscire più a coprire nemmeno le esigenze quotidiane di sicurezza. Il momento è particolarmente delicato, si legge nella nota, con tensioni sociali in crescita e un aumento dei fenomeni criminali che richiederebbero un rafforzamento degli organici.
Oltre alla carenza di personale, il Siulp richiama l’attenzione anche sulla condizione delle strutture. A Siena città, la situazione logistica della Caserma Piave e della Questura di via del Castoro viene definita “disastrosa, al limite della decenza”, condizione che vanifica l’impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Il sindacato lamenta inoltre il silenzio e l’immobilismo delle istituzioni locali sul problema.
“Basta slogan – afferma il Siulp –: la mancanza di qualsiasi potenziamento è una mancanza di rispetto per i cittadini e per gli operatori che ogni giorno rischiano la vita. È necessaria una riflessione seria e concreta su un problema che dovrebbe essere di interesse comune”.
Il sindacato conclude sottolineando che, qualora la situazione non dovesse cambiare, non sono da escludere forme di protesta eclatanti in occasione dei prossimi importanti eventi in città, per richiamare l’attenzione delle istituzioni finora assenti.
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