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Siena

Nuovo regolamento per il centro storico: tutela, decoro e incentivi per il commercio di qualità: "Un passo importante per il futuro”

Un testo che punta a proteggere l’identità della città, valorizzare botteghe storiche e rilanciare le attività in aree strategiche, tra divieti mirati e sostegni per chi investe

Andrea Bianchi Sugarelli

20 Giugno 2025, 06:06

Vanna Giunti

Via libera al nuovo Regolamento per la tutela del patrimonio culturale e delle attività del Centro Storico e del territorio comunale. Diciotto voti favorevoli e nove astenuti (la minoranza) da parte dei ventisette consiglieri presenti in Palazzo Pubblico e di fronte al direttore di Confcommercio, Daniele Pracchia.

Il regolamento, presentato dall’assessore al commercio Vanna Giunti, rappresenta un passaggio importante per Siena e il suo centro storico, patrimonio Unesco. “Questo risultato arriva dopo un lungo lavoro fatto insieme a tutte le associazioni di categoria, agli operatori, all’università, alla soprintendenza e alla Camera di Commercio. Abbiamo ascoltato e coinvolto chi conosce bene la città, perché solo dal confronto si possono trovare soluzioni condivise e durature”, spiega Giunti. 

L’assessore sottolinea come il regolamento sia stato pensato per rispondere alle esigenze di tutela e valorizzazione, ma anche per garantire vitalità economica e sociale. “La nostra amministrazione ha da subito posto grande attenzione al centro storico e alle sue aree di particolare valore. Volevamo uno strumento che servisse a preservare l’identità di Siena, ma anche a sostenere chi lavora e investe con qualità”. 

“Non è stato un percorso semplice: le richieste dei cittadini e degli operatori sono state tante, e il contesto economico cambia velocemente. Abbiamo lavorato per arrivare a un regolamento flessibile, che potrà essere rivisto e aggiornato secondo le esigenze future. Nulla è scritto nella pietra, ma era necessario dare un punto di partenza concreto”, aggiunge Giunti.

Il regolamento, come ribadisce l’assessore, “nasce anche per evitare fenomeni di omologazione e perdita di identità. Siena deve restare città della tradizione, ma deve essere anche capace di accogliere innovazione di qualità. Vogliamo continuare a vivere il centro, non farlo diventare una vetrina solo per turisti”.

Grande attenzione è stata riservata al tema dei locali sfitti e delle nuove aperture: “Abbiamo cercato di dare risposte chiare sia a chi vuole investire, sia a chi teme un progressivo svuotamento del centro. Ecco perché sono previsti incentivi e strumenti per sostenere l’apertura di nuove attività artigiane e commerciali, soprattutto dove da tempo ci sono fondi inutilizzati”.

Giunti ringrazia in particolare tutti gli operatori e le categorie che hanno partecipato: “Chi lavora ogni giorno a Siena conosce le difficoltà e le opportunità. Il loro contributo è stato determinante. Per questo motivo abbiamo voluto che il testo fosse il più possibile condiviso e aperto al cambiamento”.

Il regolamento – che entrerà in vigore a breve – non riguarda solo le regole per le attività e la tutela dei beni culturali: “Siena vuole essere una città viva, accogliente e sostenibile, sia per chi ci abita sia per chi la visita”, sottolinea ancora l’assessore. “Lavorare insieme, anche con gli altri comuni del territorio, sarà sempre più importante. La collaborazione è la strada giusta per affrontare le sfide del futuro, anche nel turismo”.

“Il regolamento – conclude Giunti – è stato molto atteso dagli operatori, che chiedevano da tempo regole chiare e strumenti concreti per lavorare meglio. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito con idee e suggerimenti. Questo è solo l’inizio: ci impegneremo per dare attuazione alle nuove misure e per trovare le risorse necessarie. Siena ha bisogno di tutela, ma anche di prospettive. Il nostro obiettivo è garantire decoro, sviluppo e qualità della vita”.

Chi non rispetterà le nuove regole potrà incorrere in sanzioni da 100 a 500 euro. Ma per l’amministrazione la sfida principale sarà accompagnare la città nel cambiamento, unendo rispetto per la storia e apertura all’innovazione.

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