sovicille
È successo tutto in pochi minuti, ma la scena resterà impressa a lungo nella memoria di chi era presente. Una discussione tra due donne, nata per motivi ancora poco chiari, è finita in modo brutale: una delle due, una sudamericana, ha staccato a morsi l’orecchio dell’altra, una giovane mamma. L’episodio ha sconvolto la comunità di Rosia, comune di Sovicille, conosciuto per la sua tranquillità, la passione per il calcio e la sua vita a misura d’uomo.
Ieri mattina siamo andati nel paese, cercando di capire cosa sia accaduto e come la comunità stia vivendo queste ore. Ma le bocche, davanti al registratore, si chiudono. “Preferisco non dire nulla, non voglio alimentare pettegolezzi”, ci risponde un uomo seduto vicino al Circolo Arci, da sempre cuore cittadino. C’è anche chi ammette, quasi sottovoce, un certo timore: “Non si sa con chi abbiamo a che fare. Prima qui ci si conosceva tutti, ora la situazione è cambiata. E’ difficile capire cosa passa per la testa della gente”.
Rosia resta un posto dove ci si saluta per strada, dove si fa la spesa alla Coop, ci sono le scuole medie che servono tutto il comune ed è un centro che non è cambiato molto nel tempo anche se negli ultimi anni il paese è cresciuto: nuove case, nuovi esercizi commerciali, una popolazione più variegata. “Siamo sempre stati un paese tranquillo”, dice la signora Francesca mentre esce dal supermercato, “ma notizie così fanno paura. Non si sta tranquilli da nessuna parte, ormai. E’ brutto dirlo, ma io mi faccio gli affari miei, non rispondo a nessuno che non conosco, non guardo le persone. C’è una violenza che prima non c’era”.
Il racconto dell’aggressione si è diffuso rapidamente. “Siamo arrivati a livelli di assurdità che non avrei mai immaginato”, dice Davide, che ricorda come episodi simili stiano accadendo anche in altre città e si chiede cosa stia succedendo nella testa delle persone. Giulia riflette che ormai sembra che la violenza stia diventando una costante, anche in luoghi che si sono sempre considerati tranquilli. Alessandro confida: “A volte ho proprio la sensazione di non essere più al sicuro da nessuna parte”. Per Carla, invece, la scena è semplicemente “da brividi”.
Non mancano le polemiche. Chiara sottolinea: “Ma chi fa cose simili può continuare la sua giornata come se nulla fosse successo? Perché non vengono allontanati o ricoverati. Secondo voi è normale staccare un orecchio ad una persona e poi stare a giro tranquillamente?”. Miriam aggiunge: “Ormai sembra che certe violenze vengano trattate con leggerezza, come se non avessero conseguenze”.
Al di là della paura, tra i residenti c’è anche amarezza. Anna osserva: “Mi sembra che quel legame di una volta che c’era tra le persone stia svanendo, ormai ognuno pensa solo a sé stesso”. Lorenza si interroga sulle cause: “Forse questi ultimi cinque anni difficili hanno lasciato un segno profondo nelle persone”. Gabriella riflette: “Quando non ci sono strutture adeguate per chi ha problemi gravi, è inevitabile che la situazione sfugga di mano”.
Non mancano nemmeno i commenti ironici o increduli, perfino sui social. Patrizia allarga le braccia: “Ormai non ci si stupisce più di niente, siamo circondati da episodi assurdi”. Marco conclude: “Sembra che la follia stia prendendo il sopravvento ovunque. O forse era solo fame serale”.
Tra chi invoca regole più severe, chi chiede maggiori controlli e chi preferisce non esporsi, Rosia resta un paese che si interroga. “Un tempo qui si viveva sereni, adesso ci si guarda intorno con sospetto”, confida Patrizia. Irene spera: “Mi auguro che tutto questo resti solo un episodio isolato, e non sia il segnale di qualcosa di peggiore”.
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