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Arriva il caldo africano, giugno tra i più roventi di sempre. Il rischio intossicazioni alimentari cresce con l'afa, ecco come prevenirlo. I consigli dell'esperto

I consigli della Asl Toscana Sud Est per preparare e conservare correttamente i cibi in periodi di alte temperature

Caterina Iannaci

24 Giugno 2025, 16:44

Giorgio Briganti, Asl Tse

Giorgio Briganti, Asl Tse

Nei prossimi giorni l’Italia sarà interessata da una nuova intensa ondata di caldo di matrice africana, con temperature massime che supereranno diffusamente i 32-35°C e punte fino a 40°C nelle aree interne del Centro-Sud e delle Isole maggiori già da oggi, mercoledì 25 giugno. Questa fase di caldo anomalo e afoso sarà favorita da un vasto campo di alta pressione sub-tropicale in estensione dal Nord Africa verso l’Europa centrale e i Balcani, garantendo una stabilità atmosferica che potrebbe durare almeno fino a inizio luglio.

Un’unica eccezione è prevista tra la notte di mercoledì 25 e la mattina di venerdì 27 giugno, quando un fronte in quota sull’Europa centrale potrebbe lambire il Nord Italia, portando locali temporali e un temporaneo lieve calo termico, anche se i dettagli restano ancora incerti.

Questa ondata di caldo segue un maggio instabile e piuttosto fresco, e si inserisce in un giugno che si annuncia tra i più caldi di sempre, con anomalie termiche positive fino a +6/8 °C rispetto alla media stagionale. Le temperature elevate sono causate da una struttura anticiclonica subtropicale che provoca moti discendenti e riscaldamento adiabatica secco, facendo salire le temperature anche di 10°C per ogni chilometro di discesa dell’aria.

I consigli dell'esperto: come evitare contaminazioni e preparare e conservare correttamente i cibi in periodi di alte temperature

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, cresce anche il rischio di contaminazione degli alimenti, con conseguente aumento di gastroenteriti e intossicazioni alimentari, soprattutto tra i soggetti più fragili e i bambini. Per questo motivo, è fondamentale adottare alcune semplici ma efficaci precauzioni nella preparazione e conservazione del cibo.

A ricordarlo è il dottor Briganti, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Toscana Sud Est, che sottolinea come “quando le temperature sono alte, la conservazione degli alimenti diventa particolarmente importante. Bisogna fare attenzione ai prodotti fin dal momento in cui li si acquista: specialmente se sono cibi deperibili - come il latte, i latticini, i dolci a base di creme, la carne e il pesce - è bene evitare di esporli ad alte temperature fin da quando li si trasporta a casa, preferendo l'utilizzo di borse termiche e cercando di ridurre al massimo i tempi in cui stanno in macchina”.

“Una volta a destinazione, attenzione a conservarli sempre in frigorifero e a rispettare rigorosamente la data di scadenza o quella entro la quale è preferibile il consumo. Nel caso di alimenti congelati o surgelati, va sempre controllata l'indicazione riportata sulla confezione per la temperatura di conservazione e le modalità di scongelamento”.

Il medico evidenzia inoltre alcune regole fondamentali da tenere presente: “I cibi scongelati non possono essere più ricongelati; i cibi cotti andrebbero sempre consumati nel più breve tempo possibile; nella conservazione dei prodotti alimentari in frigorifero è consigliabile seguire le istruzioni riportate sulle confezioni e tenere preferibilmente gli alimenti cotti in compartimenti separati e lontani da quelli crudi; è consigliabile utilizzare appositi contenitori, per evitare che alimenti diversi vengano a contatto fra di loro”.

Un aspetto spesso trascurato riguarda l’acqua in bottiglia: “Quando fa caldo anche questo prodotto ha bisogno di qualche attenzione in più ed è importante non lasciarla esposta ai raggi solari diretti o in ambienti molto caldi”.

L’igiene personale diventa un tema cruciale con il caldo. “Lavarsi le mani prima di preparare i cibi è sempre una buona abitudine, ma diventa particolarmente importante quando fa caldo”, spiega Briganti, “ed è altrettanto importante fare attenzione a lavare accuratamente la frutta, le verdure e tutti i cibi che si consumano crudi, avendo cura che non vengano a contatto con altri alimenti o con piani di lavoro sporchi: in questo modo si evita infatti il rischio di contaminazione crociata”.

Infine, il direttore del Dipartimento di Prevenzione invita alla prudenza nel caso di alimenti alterati: “Se si hanno dubbi sulle caratteristiche organolettiche di un alimento, perché ha cambiato odore, colore, consistenza o sapore, non consumarlo mai e cercare di capire le motivazioni della sua alterazione, magari accertandosi il corretto funzionamento del frigorifero”.

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