Siena
“Tari, amara sorpresa per le utenze non domestiche: un 10% di aumento sui bilanci delle aziende. Da anni manca il confronto tra Comune e categorie economiche”. Confcommercio Siena e Consefercenti Siena alzano insieme la voce per lamentare una rilevata crescita delle bollette della raccolta rifiuti e non lesinano dure critiche a Comune e Sei Toscana. “Un aggravio reso ancora più amaro della mancanza di qualsiasi confronto preventivo sul tema specifico e, più in generale, sulle linee del bilancio 2025 del Comune di Siena. Dobbiamo subire aumenti su questo servizio senza nemmeno avere una spiegazione del perché di aumenti così sostanziosi” affermano sia Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio, che Valter Fucecchi, direttore di Confesercenti, i quali notano un’assenza di dialogo fin “dai tempi dell’assessore Fazzi”.
Il mirino è puntato sul gestore Sei Toscana: “Dal bilancio si evidenziano 2milioni in più rispetto all’anno precedente di ricavi dalla vendita di materiali differenziati. Chi ne trae vantaggio? Non certo le collettività del nostro territorio – tuonano - a cominciare appunto dalle attività di Siena, che ogni anno vengono spremute un po' di più per permettere alla fine di creare utili ad una società privata con il beneplacito delle amministrazioni comunali” è l'attacco.
“Poi magari si fanno polemiche sul fatto che il costo della vita a Siena è più caro che altrove - aggiungono i due direttori - quello che è certo è che la Tari aumenta in modo sproporzionato, il costo a metro cubo dell’acqua è tra i più alti del paese, i costi energetici sono legati a situazioni che travalicano i nazionali. E comunque quando il costo della materia prima scende non si hanno pari benefici sull’utente finale”. “Continuare a caricare costi sull’utenza finale, in particolare sulle imprese, in un momento già di per sé molto pesante, non può essere sempre la soluzione per quadrare i conti – concludono Pracchia e Fucecchi - ci aspettiamo da parte del Comune di Siena ma anche degli altri comuni un momento di confronto serio e approfondito su questo tema, perché la corda è tesa al limite e basta poco per spezzarsi”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy