Siena
Il nuovo presidente Coni Buonfiglio
Luciano Buonfiglio, nato a Napoli, è il nuovo presidente del CONI. L’elezione, avvenuta oggi a Roma durante il Consiglio Nazionale Elettivo, segna una svolta per lo sport italiano, con il 74enne ex canoista che succede a Giovanni Malagò dopo dodici anni di mandato.
Il neo presidente Coni Luciano Buonfiglio
Dalla canoa all'Olimpo dello sport italiano
Buonfiglio nasce come atleta: vanta 36 presenze nella Nazionale italiana di canoa, è stato più volte campione d’Italia e ha partecipato a cinque Campionati del Mondo e alle Olimpiadi di Montreal del 1976, per una carriera sportiva durata dal 1968 al 1980. La sua esperienza sul campo si è poi tradotta in una lunga e solida carriera dirigenziale.
Dal 2005 Buonfiglio è presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, ruolo che ha ricoperto per quasi vent’anni, guidando la disciplina a successi sia nazionali che internazionali. Sotto la sua guida, la federazione ha consolidato il proprio prestigio, come dimostra anche la sua nomina a vicepresidente dell’International Canoe Federation nel 2024. Dal 2013 al 2018 è stato vicepresidente del CONI durante il primo mandato di Giovanni Malagò, entrando così nel cuore delle istituzioni sportive italiane.
L'elezione e le sfide future
Buonfiglio è stato eletto presidente del CONI con 47 voti su 81, superando Luca Pancalli, presidente uscente del Comitato Italiano Paralimpico, fermo a 34 preferenze. La sua elezione è avvenuta al primo scrutinio, a conferma della fiducia riposta nella sua figura da parte del mondo sportivo nazionale.
Nel suo primo discorso da presidente, Buonfiglio ha sottolineato l’importanza delle competenze e della rappresentanza internazionale, invitando tutto il movimento sportivo a lavorare con determinazione e unità per affrontare le sfide che attendono lo sport italiano, dai Giochi Olimpici e Paralimpici fino allo sviluppo delle attività giovanili e di base.
L'eredità lasciata da Malagò
Malagò lascia in eredità un CONI più forte e prestigioso, sia sul piano nazionale che internazionale. Sotto la sua presidenza, lo sport italiano ha raggiunto risultati mai ottenuti prima, con record di medaglie olimpiche e una crescita costante dei risultati in tutte le discipline, nonostante le difficoltà del contesto globale e la riduzione dei contributi pubblici. I numeri presentati nel report ufficiale del CONI testimoniano una crescita continua tra il 2013 e il 2022, con l’Italia capace di consolidare la propria posizione tra le grandi potenze sportive mondiale.
Un altro pilastro dell’eredità di Malagò è la gestione amministrativa: i conti del CONI sono rimasti sempre in ordine, garantendo stabilità e trasparenza, elementi non scontati nel panorama sportivo internazionale. Sotto la sua guida, il CONI ha inoltre portato in Italia eventi di portata mondiale, tra cui l’assegnazione e l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, considerati uno dei lasciti più importanti del suo mandato.
Malagò non abbandonerà il mondo dello sport. Pur avendo lasciato la presidenza, continuerà a contribuire in altre forme, mantenendo un ruolo importante a livello internazionale come membro del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), incarico che lo vedrà coinvolto soprattutto in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
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