Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Il caso

Garlasco, a "Chi l'ha Visto?" il giallo dell'impronta sulla cornetta del telefono: è dell'assassino che riattacca o di Chiara in cerca di aiuto? Le anticipazioni

Il programma tv si interrogherà su uno dei grandi misteri che circondano il caso

Caterina Iannaci

02 Luglio 2025, 19:13

Chiara Poggi

Chiara Poggi

Stasera alle 21.30 su Rai 3, torna l’appuntamento con  “Chi l’ha visto?”, il programma di Federica Sciarelli che questa sera si concentra su tre casi di grande impatto emotivo e mediatico, accompagnati come sempre da appelli e richieste di aiuto.

Si parte dal dramma di  Villa Pamphili, dove una giovane donna è stata trovata morta insieme alla figlioletta di un anno. Nuove testimonianze inedite gettano luce su questa tragedia: la madre della vittima rivela dettagli inquietanti, raccontando che la figlia era “in balia di un uomo” che le avrebbe sottratto documenti e una sim russa, elementi che potrebbero essere decisivi per le indagini in corso.

Si prosegue con il celebre  delitto di Garlasco, che ha sconvolto l’Italia quasi vent’anni fa. Federica Sciarelli ospita in diretta l’avvocato di Alberto Stasi, unico condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, la giovane trovata uccisa nella villetta di famiglia il 13 agosto 2007. L’avvocato Antonio De Rensis ribadisce la convinzione che quella mattina fossero presenti più persone sulla scena del crimine e sottolinea come l’unico DNA ritrovato nella spazzatura di casa sia quello di Stasi, che però sostiene di aver bevuto da quella cannuccia prima dell’omicidio.

Il programma tv si interrogherà su uno dei grandi misteri che circondano il caso: di chi è l’impronta digitale parziale trovata sulla cornetta del telefono fisso?. Quando l’assassino ha colpito Chiara, la cornetta era alzata? Non è dato saperlo con certezza, ma un dato è chiaro: al momento dell’arrivo dei Carabinieri, il telefono era al suo posto, con la cornetta abbassata e correttamente riagganciata. Questo esclude che sia stata la vittima, ormai senza vita, a riporla. L’impronta digitale, infatti, non fu repertata né inserita negli atti nel 2007, perché ritenuta priva del numero minimo di minuzie necessarie per un’identificazione certa. Solo nel 2025, grazie a una revisione completa dei reperti da parte dei consulenti della Procura di Pavia, questa traccia è tornata al centro delle indagini.

L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è che Chiara abbia tentato disperatamente di raggiungere il telefono per chiedere aiuto durante l’aggressione. A sostegno di questa ricostruzione ci sono diverse tracce ematiche: uno schizzo di sangue nel vano della cornetta, macchie sotto i piedi della vittima compatibili con uno spostamento dopo l’inizio dell’aggressione, e tre macchie di sangue accanto allo stipite della cucina che potrebbero corrispondere a impronte di un piede insanguinato.

Il consulente tecnico Enrico Manieri ha sottolineato come una goccia di sangue non possa trovarsi in quella posizione senza che la cornetta sia stata sollevata e poi riagganciata, suggerendo un contatto diretto e violento. L’impronta digitale parziale potrebbe dunque rappresentare la “firma” dell’assassino, colui che ha strappato la cornetta di mano a Chiara per impedirle di chiamare aiuto, oppure potrebbe appartenere alla stessa vittima nel tentativo di soccorso.

Intanto, la Cassazione ha confermato la semilibertà per Stasi, respingendo il ricorso della Procura generale di Milano. Nuove analisi e perizie sono attese per il prossimo ottobre, mentre emergono anche vecchie testimonianze, come quella di un’amica di Stefania Cappa, cugina della vittima, che ricorda di aver visto Chiara poche ore prima dell’omicidio.

Infine, il programma aggiorna sul caso di  Liliana Resinovich, con il gip che ha escluso il coinvolgimento del preparatore anatomico nella rottura della vertebra T2 della vittima, rigettando la richiesta di una nuova perizia medico-legale avanzata dagli avvocati di Visintin.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie