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Il caso

Ucciso brutalmente Bruno, il cane eroe che aveva salvato 9 persone: cosa è successo, è caccia ai responsabili. In aumento in Italia le violenze sugli amici a quattro zampe

L'eroico animale dell'unità cinofila Endas, amato e premiato in tutta Italia, è stato ucciso con esche piene di chiodi. Il suo istruttore: "Hai lottano per una vita intera ad aiutare l'essere umano e poi ti ha fatto questo"

Caterina Iannaci

04 Luglio 2025, 19:35

Bruno

Ucciso il cane eroe Bruno

Un nuovo, terribile episodio di violenza contro gli animali scuote l’Italia. A Taranto, Bruno, dell'unità cinofila Endas, amato e conosciuto come un vero eroe a quattro zampe, è stato trovato morto dopo aver ingerito esche avvelenate e piene di chiodi. Un gesto crudele e vigliacco che ha scosso profondamente la comunità locale e riacceso i riflettori su un fenomeno drammaticamente in crescita. Un vero cane eroe: aveva riportato a casa 9 dispersi, e ricevuto onorificenze in tutta Italia tanto da essere stato ricevuto e premiato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il cane eroe Bruno in azione

Bruno non era un cane qualunque: era conosciuto per il suo carattere dolce e protettivo, un vero compagno di vita per molte persone in città. La sua morte ha suscitato un’ondata di indignazione e dolore, spingendo associazioni animaliste e cittadini a chiedere maggiori controlli e pene più severe per chi si macchia di simili atrocità.

Bruno riceve uno dei tanti premi per il suo eroismo

"Oggi sono morto insieme a te, questa mattina ho ritrovato il corpo esanime di Bruno - ha commentato Arcangelo Caressa, direttore tecnico nazionale settore cinofila e cinotecnica dell'Endas - purtroppo Bruno è stato ucciso, gli hanno buttato dei wurstel con dei chiodi dentro. Lo avete ucciso facendolo soffrire per ore. Ciao amico mio - è il doloroso saluto - nella tua breve missione hai riportato a casa 9 dispersi. Sei stato premiato dalle massime autorità per il tuo lavoro. Hai lottato per una vita intera ad aiutare l'essere umano, e lo stesso umano ti ha fatto questo. Quando un vostro parente avrà bisogno di Bruno, lui non ci saràRingrazio la Procura e le forze di polizia che congiuntamente stanno cercando i responsabili di questo atroce delitto. Ti voglio bene amico mio."

Bruno in compagnia della premier Giorgia Meloni

Violenze sui cani, numeri in aumento

Negli ultimi anni in Italia i casi di violenza contro i cani sono aumentati in modo significativo, con un trend preoccupante che coinvolge maltrattamenti, uccisioni e combattimenti clandestini. Secondo il rapporto annuale della Lega AntiVivisezione (LAV), nel 2018 veniva aperto un fascicolo giudiziario per reati contro gli animali ogni 55 minuti, pari a circa 26 fascicoli al giorno, con 16 indagati quotidianamente, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti.

Nel dettaglio, il maltrattamento di animali rappresenta il reato più frequente, coprendo circa il 30% dei procedimenti penali, seguito dall’uccisione di animali con quasi il 29%. I combattimenti tra cani, in particolare, sono tornati a essere una vera emergenza: nel 2015 si è registrato un aumento del 64% dei cani sequestrati e del 110% delle persone denunciate per questo reato.

Questi numeri indicano un aumento costante dei reati contro gli animali domestici, soprattutto cani e gatti, vittime più frequenti a causa della loro vicinanza all’uomo. Sebbene le normative esistano, come la legge n.189 del 2004 che punisce maltrattamenti e uccisioni, le associazioni chiedono un inasprimento delle pene e maggiori controlli per contrastare efficacemente questo fenomeno.

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