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Il delitto

Corriere di borse di lusso rapito e ucciso, è iniziato il processo: i tre accusati in aula a novembre, rischiano l'ergastolo. Si indaga sui mandanti

L'efferato crimine davanti alla Corte di Assise di Grosseto: a tre stranieri si contesta la rapina, il sequestro di persona e l'omicidio del 40enne di Abbadia San Salvatore

Claudio Coli

09 Luglio 2025, 21:01

Nicolas Del Rio

Omicidio Del Rio, partito il processo

E' iniziato oggi a Grosseto, in Corte di Assise, il processo sulla tragica morte di Nicolas Matias Del Rio, il corriere quarantenne di Abbadia San Salvatore sequestrato un anno fa sull’Amiata mentre effettuava consegne di borse di lusso, e ritrovato senza vita in un pozzo nel comune di Arcidosso un mese dopo. Davanti ai giudici, accusati di omicidio, rapina, sequestro di persona, occultamento di cadavere e incendio, ci sono tre persone, Klodjan Gjony, Emre Kaia e Ozgur Bozkurt.

Secondo le ricostruzioni investigative, il corriere amiatino finì vittima dell’imboscata dei tre stranieri, venendo rapinato, rapito e segregato in una casa della zona, per venire infine ucciso tramite soffocamento, con un cavo elettrico. Il suo corpo fu avvolto in un lenzuolo e gettato in un pozzo, nascosto sotto pietre e piante. Oggi si è svolta una prima udienza in cui è stata consegnata la lista dei testimoni sia della Procura che delle difese.

Saranno circa 15 le persone chiamate in aula. Oltre a loro saranno ascoltati alcuni consulenti tecnici, sia informatici che medico legali, per ricostruire la vicenda, con l’istruttoria che dovrebbe chiudersi entro Natale. Si parte il 9 ottobre con gli ufficiali della polizia giudiziaria che hanno effettuato le prime indagini, nell’udienza del 13 novembre dovrebbero comparire davanti al Tribunale per rendere esame i tre imputati, reclusi al momento tra Siena, Grosseto e Roma. Nel processo sono presenti come parti civili sia le società di trasporto e di produzione delle borse che i familiari della vittima, i quali chiedono una ferma giustizia, "voglio l'ergastolo" ha tuonato il padre della vittima, e di scoprire chi ha ordito il crimine.

Ed infatti parallelamente al processo, la Procura di Grosseto lavora al momento per scovare i possibili mandanti, come hanno fatto sapere i due pm Valeria Lazzarini e Giovanni De Marco, i quali hanno aperto un ulteriore fascicolo per favoreggiamento e ricettazione.

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