La vicenda
Salvataggio eroico di un 16enne di Siena a Marina di Grosseto
È un sedicenne di Siena il giovane salvato miracolosamente pochi giorni fa a Marina di Grosseto. Il contradaiolo, insieme ad alcuni amici, aveva deciso di concedersi qualche minuto di spensieratezza in mare nonostante il vento forte, le onde alte e la corrente che trascinava al largo. Ad un certo punto, a causa delle condizioni proibitive, si è imbattuto in una buca e ha iniziato ad affondare, bevendo molta acqua e rischiando di annegare.
L’episodio è avvenuto presso lo stabilimento balneare Miramare, sotto lo sguardo preoccupato dei bagnini e dei presenti. Nonostante i richiami, il gruppo si era avventurato tra le onde, trovandosi presto in seria difficoltà. L’assistente in servizio è intervenuto per salvare tre giovani, ma una ragazza ha lanciato l’allarme per il sedicenne, che era più al largo e rischiava di non farcela.
A tuffarsi tra le onde è stata Emanuela Pantani, ex campionessa mondiale di pugilato ed esperta assistente bagnante: “Non posso biasimare i ragazzi che oggi hanno affrontato la pericolosità di quelle acque, perché da giovani anche a me e mio fratello piaceva andare a prendere le onde”, ha scritto Pantani sulla sua pagina Facebook. “Ma purtroppo quando succedono le disavventure così, a rischiare la vita sono anche gli assistenti bagnanti e chi interviene insieme a loro... Quindi vi prego: se sentite il fischio o il richiamo del bagnino magari vi infastidisce ma rispettate le regole perché sono quelle regole a salvarvi la vita”.
L'ex campionessa mondiale di pugilato Emanuela Pantani
Il salvataggio è stato difficile: il mare era agitato e la corrente insidiosa, ma alla fine Emanuela e il ragazzo sono riusciti a tornare a riva. Il giovane, subito soccorso e portato in ospedale per accertamenti, sta bene ed è già rientrato a Siena, circondato dall’affetto dei suoi cari.
Pantani ha voluto anche ringraziare il bagnino che ha rischiato la propria vita per gli altri ragazzi: “Volevo fare i complimenti all’assistente bagnante di cui non so il nome che si è buttato noncurante del pericolo (e di pericolo ce n’era molto) per trarre in salvo tutti i ragazzi e le ragazze che erano in quella brutta situazione, anche lui molto giovane. So che alcuni diranno: è il suo lavoro... Ma, ragazzi, la vita è una e lui l’ha messa in gioco per altri... Quindi bravo!”.
Il grande spavento rimane, ma anche una lezione importante: il mare va rispettato e le regole non sono mai inutili. Una giornata iniziata con leggerezza si è conclusa bene solo grazie al coraggio e alla prontezza di chi ha saputo agire senza esitazione.
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