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Il caso

Bimbo di 7 anni escluso dal campo estivo: "Iperattivo e ingestibile". La rabbia dei genitori: "Fatto grave e discriminatorio"

Chiesta la sospensione della partecipazione per una settimana a causa di attività considerate "non adatte e sicure" per il ragazzo. Insorgono i genitori

Claudio Coli

11 Luglio 2025, 05:20

Asciano

Il paese di Asciano

Troppo iperattivo e difficile da gestire: un bambino di 7 anni è stato escluso da un campo estivo di Asciano, dal momento che alcune attività programmate per i ragazzi non sarebbero state reputate dagli organizzatori a lui adatte e sicure. Un fatto che ha scatenato la rabbia e lo sdegno dei genitori: “Un fatto allucinante, nostro figlio allontanato dai suoi compagni di classe”. Il piccolo – che ha una forma di disabilità certificata, nello specifico una iperattività - era stato iscritto a un campo solare nel paese delle Crete insieme agli altri ragazzi della sua scuola e ha frequentato il gruppo per due settimane. Poi la doccia fredda nei giorni scorsi: il coordinatore del campo solare ha comunicato ai genitori che il bambino non avrebbe più potuto partecipare alle prossime attività.

“Ci riferiva – spiegano i genitori - di aver restituito la quota versata in quanto aveva deciso che il bimbo non poteva continuare a frequentare il centro estivo perchè improvvisamente diventato difficile da gestire ed, in particolare, preoccupato da alcune attività particolarmente pericolose programmate nella successiva settimana come la visita ad un maneggio, in cui il bambino è stato già molte volte e la partecipazione ad un pigiama party serale”.

A confermare l’esclusione è lo stesso coordinatore del campo estivo che però precisa: “E’ stato accolto, come tutti, per due settimane, ma il ragazzo è iperattivo certificato e difficile da gestire – sottolinea – e così abbiamo chiesto la sospensione di una sola settimana di frequentazione dal momento che sono in programma attività non adatte al bimbo, è stata una scelta per la sicurezza di tutti”.

I genitori del ragazzo non hanno certo gradito la decisione del campo solare, ed ora il bimbo ne frequenta un altro a Siena. Rimane l’amarezza per quanto successo: “Un fatto allucinante e sgradevole – tuona il babbo del piccolo - a nostro avviso, è particolarmente grave che un educatore, per lo più esperto per età, si dica non in grado, con il nutrito gruppo di animatori che coordina, di gestire un bimbo di poco più di 7 anni rispetto agli altri 40-50 vivaci come e anche più di lui e, soprattutto, che prenda decisioni del genere quasi come si tratti di "cosa propria" pur trattandosi di attività ludiche compartecipate da un Ente pubblico. Ed è particolarmente grave - attaccano ancora - che un educatore, prima di allontanare il bambino da un luogo che aveva tutto il diritto e le capacità di frequentare non ci abbia chiesto un incontro per manifestarci eventuali difficoltà e valutare possibili strategie di intervento o supporto".

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