Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Export

Dazi Usa al 30% su vino e agroalimentare, Coldiretti Siena: "Duro colpo ad economia locale"

La preoccupazione di aziende e produttori: a rischio i due comparti che rappresentano i maggiori mercati in esportazione

Caterina Iannaci

14 Luglio 2025, 09:27

Vino e dazi Usa

Dazi Usa, mercato del vino senese a rischio

I dazi al 30% annunciati dal presidente Usa Donald Trump sui prodotti europei rischiano di essere un duro colpo all'economia senese e potrebbero costare alle famiglie statunitensi e all’agroalimentare italiano oltre  2,3 miliardi di euro. E’ quanto emerge da una stima Coldiretti, effettuata sulla base dell’impatto per le filiere nazionali già sperimentato in occasione delle tariffe aggiuntive imposte dal tycoon nel suo primo mandato, che aveva portato a un calo delle vendite a doppia cifra per i prodotti colpiti.

L’impatto in termini di prezzi maggiorati per i consumatori americani si tradurrebbe inevitabilmente in ricadute anche sulle aziende italiane, ma anche per quelle locali, come annuncia Coldiretti Siena. In provincia di Siena infatti l’agroalimentare e i vini rappresentano il maggior mercato per esportazione e questo rappresenterebbe un duro colpo per l’economia locale.

 "Imporre dazi al 30% sui prodotti agroalimentari europei – e quindi italiani – sarebbe un colpo durissimo all’economia reale, alle imprese agricole che lavorano ogni giorno per portare qualità e identità nel mondo, ma anche ai consumatori americani, che verrebbero privati di prodotti autentici o costretti a pagarli molto di più oltre ad alimentare il fenomeno dell'italian sounding - afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - Purtroppo non possiamo che constatare, laddove dovessero essere confermati i dazi il 1 agosto, il totale fallimento della politica esercitata dalla Von der Leyen a danno dei settori produttivi e delle future generazioni. La Presidente deve spendersi per una soluzione vera, come non ha ancora fatto. Le minacce non funzionano, va trovato un accordo commerciale sulle merci che possiamo importare dagli Usa con i nostri standard, penso ad esempio alla soia".

 

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie