Sanità
L'ospedale Le Scotte di Siena
La carenza di giovani medici disposti a specializzarsi in medicina d’urgenza è una delle sfide più urgenti della sanità italiana. Quest’anno, l’Università di Siena si trova in una situazione particolarmente critica: tutte e 34 le borse di studio per la Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenda sono rimaste senza candidati. Siena è così l’unico ateneo italiano, per il 2024, a non avere neanche un futuro specializzando in questa disciplina, nonostante la crescente richiesta di personale nei pronto soccorso.
Il problema si riflette anche a livello nazionale, con solo il 30% delle borse assegnate. I motivi sono noti: turni di lavoro pesanti, rischi legati all’attività e aumento delle aggressioni ai medici, che allontanano i giovani da questa professione fondamentale per la sanità pubblica.
Per affrontare la crisi, l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e l’Università di Siena hanno avviato una sperimentazione. Il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta, e il Rettore Roberto Di Pietra hanno spiegato: “Per tutti gli anni di durata della Scuola, l’Università di Siena azzererà la tassa di iscrizione, che ammonta a circa 2.500 euro annui, mentre l’Aou Senese offrirà un assegno mensile aggiuntivo di 500 euro. Queste facilitazioni saranno destinate ai primi dieci iscritti alla Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenda”. I bonus saranno validi per tutta la durata del percorso formativo.
Barretta e Di Pietra riconoscono che la scelta della sede dipende anche da motivi personali e lavorativi, ma l’intento è quello di “offrire un incentivo per supportare i medici in formazione durante la loro permanenza a Siena. Vedremo se questa sperimentazione porterà i frutti sperati e, se così fosse, valuteremo di replicare l’iniziativa per altre scuole di specializzazione che non raggiungono il numero minimo di iscritti”.
Ieri mattina, a margine dell’audizione in Commissione servizi sanitari e sociali del Comune, Antonio Barretta ha chiarito al Corriere di Siena: “Qualcuno ha evidenziato che siamo preoccupati per aver dato il via ad un'iniziativa del genere, in realtà - ha spiegato - l’Azienda e l’Università hanno voluto anticipare i problemi e farci trovare pronti. Quest’anno abbiamo avuto zero iscritti, ma al momento non siamo in difficoltà. Se questo dato però venisse confermato per più anni allora il problema ci sarebbe. Quindi più che di preoccupazione, preferisco parlare di cercare proattivi e risolvere i problemi il prima possibile”.
Nonostante qualche difficoltà, le Scotte però mantengono un alto profilo. Secondo la mappa del Ministero della Salute, elaborata da Il Sole 24 Ore, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese rientra tra i 21 “super ospedali” italiani per qualità delle cure e gestione di casi complessi, posizionandosi all’ottavo posto nazionale. Siena si conferma così tra le eccellenze regionali insieme a Pisa e Careggi, un risultato di rilievo che premia non solo l’efficienza clinica, ma anche la capacità di attrarre pazienti da tutta Italia.
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