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Ampugnano, Siena torna a volare: via libera al nuovo aeroporto green. Tutti i dettagli del progetto

Con 34,5 milioni di euro di investimento pubblico e un progetto pilota nazionale, lo scalo sarà rinnovato con tecnologie sostenibili, nuovi servizi e collegamenti quotidiani

Andrea Bianchi Sugarelli

18 Luglio 2025, 17:23

Progetto aeroporto Ampugnano

Presentato il progetto del nuovo aeroporto di Ampugnano

Dopo anni di attese e occasioni mancate, Siena e il suo territorio possono finalmente guardare al futuro con ottimismo: l’aeroporto di Ampugnano sta per tornare a volare. Non si tratta più di promesse, ma di un progetto concreto e realizzabile, sostenuto da un investimento pubblico di 34,5 milioni di euro già stanziati grazie al Governo Meloni, all’impegno di Enac e del comune capoluogo guidato da Nicoletta Fabio. Prende così forma un’infrastruttura all’avanguardia che farà di Siena il modello pilota nazionale per il rilancio di altri 22 aeroporti minori, puntando su sostenibilità, innovazione e tecnologie a basso impatto. Il nuovo Ampugnano, pronto entro il 2027, tornerà operativo con voli giornalieri gestiti da velivoli da undici posti, per un massimo di 4 arrivi e 4 partenze quotidiane, nel pieno rispetto dell’ambiente grazie anche all’investimento su impianti fotovoltaici di ultima generazione. Una svolta strategica, che restituirà centralità e collegamenti a una terra troppo a lungo isolata e offrirà un esempio virtuoso di rilancio pubblico delle infrastrutture italiane, trasformando l’aeroporto in un vero laboratorio di sviluppo sostenibile per il futuro del Paese.

 

Lavoro di tre anni

Dietro questo progetto c’è stato un lavoro di circa tre anni portato avanti senza clamori, lontano dai riflettori ma con costanza e determinazione da Fratelli d’Italia con il deputato senese Francesco Michelotti e il presidente della Commissione Trasporti della Camera Salvatore Deidda. Fondamentale il ruolo di coordinamento locale e nazionale dell’imprenditore Giorgio Maggiorelli, che fin dall’inizio ha creduto nel rilancio strategico di Ampugnano, non solo come motore per il turismo ma anche come nodo per i servizi del territorio. La presentazione ufficiale del progetto si è svolta ieri a Palazzo Berlinghieri alla presenza del sindaco Nicoletta Fabio, dei deputati Michelotti e Deidda, del presidente di Enac Pierluigi Di Palma, del direttore generale Alexander D’Orsogna e di Marco Trombetti, amministratore di Enac Servizi.

 

Sopralluogo e confronto

In mattinata, poco dopo le dieci e trenta, la delegazione ha raggiunto l’aeroporto per un sopralluogo operativo, utile a fare il punto sulla situazione reale dello scalo e sulle potenzialità offerte dalla ristrutturazione. Ad attendere i rappresentanti istituzionali c’era anche il Comitato ‘No aeroporto’, storicamente contrario al nuovo scalo e supportato dal sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti, presente insieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali di maggioranza. La rappresentanza è stata poi accolta all’interno delle sale dell’aeroporto, dove sono stati illustrati nel dettaglio i contenuti e le finalità del progetto di riqualificazione.

Al termine dell’incontro, i dirigenti Enac e i parlamentari di Fratelli d’Italia hanno incontrato i rappresentanti del Comitato ‘No aeroporto’ per un confronto aperto e diretto. Durante la discussione sono state fornite rassicurazioni sull’importanza e sull’impatto del progetto, con l’obiettivo di chiarire tutte le perplessità. In particolare, Enac ha assicurato la massima disponibilità a valutare serenamente anche la proposta di realizzare un centro sportivo legato in particolare all’atletica, integrandolo dove possibile nel contesto aeroportuale.

 

Ecco il nuovo progetto

Oggi l’aeroporto di Siena dispone di una struttura d’imbarco, di alcune aree di parcheggio, un ristorante, la torre di controllo, diversi hangar, una pista e un impianto per il rifornimento carburanti. La trasformazione in arrivo è radicale e investirà ogni aspetto dell’infrastruttura. Il nuovo terminal sarà modulare, progettato con materiali semplici ma resistenti come il legno e pensato per garantire luminosità e connessione visiva con l’esterno, "green courtyards" e possibilità di ampliamento futuro. Verranno realizzati nuovi hangar, una foresteria a disposizione di operatori e personale, impianto luci, una palazzina uffici, una moderna torre di controllo e un ampliamento dei parcheggi per passeggeri e addetti. Il piano prevede anche la riqualificazione della pista, la ristrutturazione di tutte le aree di movimentazione degli aeromobili e la creazione di nuovi percorsi di accesso e collegamento tra le diverse aree operative.

 

Quotidianità e investimento green

Oltre alle necessità strettamente operative, il progetto guarda anche alla vita quotidiana e all’inclusione del territorio. Sarà realizzato un nuovo ristorante aperto sette giorni su sette, accessibile non solo ai passeggeri ma anche a chi vive e lavora nella zona. Sono previsti percorsi ciclabili che consentiranno di raggiungere l’aeroporto in bicicletta, insieme a spazi ricreativi e simulatori di volo messi a disposizione di scuole e appassionati. Un’attenzione particolare è rivolta alla sicurezza e all’efficienza energetica: saranno installate nuove luci a basso consumo e impianti tecnologici di ultima generazione per la gestione delle operazioni di volo.

Elemento centrale dell’intervento è l’impianto fotovoltaico da 15,5 MWp, che occuperà una superficie di circa venti ettari e produrrà 31,5 GWh di energia pulita ogni anno. Questo investimento da sedici milioni di euro garantirà da solo un ritorno economico stimato in 2,5 milioni di euro annui e consentirà una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica, promuovendo anche la possibilità di creare comunità energetiche locali che potranno rifornire di energia green edifici pubblici e istituzionali della zona. Il ritorno sull’investimento è valutato al 22,8%, con un periodo di rientro dei costi di circa sette anni.

Il piano di ristrutturazione, articolato tra opere infrastrutturali e investimenti in energia sostenibile, punta a fare di Ampugnano una piattaforma moderna ed efficiente, capace di rispondere ai nuovi bisogni di mobilità, turismo e servizi. I voli giornalieri saranno gestiti con velivoli di undici posti, con un massimo di quattro arrivi e quattro partenze ogni giorno, in modo da garantire collegamenti costanti ma senza impatto eccessivo sul territorio. Il traffico iniziale sarà gestito come una sorta di taxi volanti, con la prospettiva futura di ampliare gradualmente l’offerta, anche grazie alle opportunità offerte dai droni e gli spostamenti in elicottero.

 

Cambio volto

Il cronoprogramma prevede la conclusione del progetto esecutivo nel 2025 e la fine dei lavori entro il 2027. Si tratta di un arco temporale di circa due anni, che consentirà di gestire in modo ordinato e razionale tutte le fasi di intervento, minimizzando i disagi e assicurando il rispetto delle scadenze. L’aeroporto di Siena cambierà volto dopo anni di abbandono. La chiusura dello scalo aveva lasciato un’infrastruttura inattiva e non valorizzata; ora, con fondi pubblici già disponibili e un investimento senza precedenti da parte dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, Siena, la sua provincia e tutta la Toscana possono tornare a sperare in una nuova centralità, non solo regionale ma anche nazionale. Il nuovo scalo sarà un caso studio da replicare altrove, non solo per l’efficienza e la qualità dei servizi, ma anche per l’attenzione alla sostenibilità ambientale, ai costi di gestione e all’innovazione tecnologica. Il terminal sarà un esempio di architettura sostenibile, mentre la pista ciclabile e il centro accademico per il volo lo apriranno a nuove generazioni di appassionati. Ampugnano potrà tornare a essere un polo strategico per la mobilità locale e nazionale, un punto di riferimento per il turismo e per lo sviluppo economico del territorio. Il progetto rappresenta anche una risposta concreta alle esigenze di una comunità che chiede infrastrutture moderne, efficienti e sostenibili. L’aeroporto sarà a tutti gli effetti un laboratorio di pratiche innovative e di servizi, capace di valorizzare un’intera area e di offrire nuovi orizzonti a Siena.

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