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Commercio

Siena, i saldi non decollano. "Calano consumi e potere d'acquisto"

Il punto di Confesercenti e Confcommercio sull'andamento

Vincenzo Battaglia

20 Luglio 2025, 09:03

Saldi estivi

Saldi estivi, la situazione ristagna

Vanno bene, ma non benissimo”. Si può riassumere con queste parole di Marco Rossi, presidente Confesercenti Siena Moda, la situazione legata ai saldi estivi, che non stanno decollando in queste prime settimane, nonostante le aspettative.

Qualche anno fa – spiega Rossi -, c’erano le file fuori dai negozi, ma non è più così. Ormai ci sono promozioni e scontistiche durante tutto l’anno, quindi l’effetto saldi è un po’ diluito. E’ comunque momento attrattivo per i clienti, le vendite sono incrementate, ma l’effetto si è perso”.

Il punto è che a essere in difficoltà è l’intero settore dell’abbigliamento e della vendita al dettaglio: “I saldi riflettono una situazione in generale del commercio - spiega Riccardo Ghini, presidente di Federmoda -. E’ abbastanza parallelo, quando la stagione va bene, i saldi funzionano, quindi difficilmente se la stagione va male, loro vanno bene. Quest’anno la situazione non sta funzionando e quindi anche i saldi ne risentono. I dati ancora non li abbiamo e comunque fotograferanno la situazione solo a livello nazionale. Come Federmoda il 15 luglio scorso abbiamo chiesto qual è l’andamento, magari settimana prossima si potrà capire qualcosa, al momento è difficile quantificare”.

Purtroppo le cause di questa stagnazione sono tante: “C’è il potere d’acquisto che è calato in modo importante negli ultimi anni – spiega Ghini -. Poi ci sono i costi, che sono sempre molto alti. Più la concorrenza dei nostri fornitori, che è un tema recente ma molto importante, I brand che noi vendiamo ci fanno concorrenza tramite i loro canali online. Il consumatore finale può comprare senza passare dal distributore”.

L’abbigliamento non è una delle priorità delle famiglie: “Si pensa prima alle bollette, ai viaggi e ai ristoranti – racconta Rossi -. Assistiamo a una ritenzione dei consumi che da una parte è un po’ preoccupante. I negozi cercano di adeguarsi a questa situazione e al cambiamento dei tempi, sopperendo come possiamo”.

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