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L'intervista

Il nuovo Prefetto di Siena Romeo: "Sicurezza e baby gang, se occorre soluzioni spiacevoli. Il Palio dovrebbe essere patrimonio Unesco"

Gli obiettivi del successore della Pirrera: "Migranti pakistani, valuterò bene la situazione. Attenzione massima a tutto il territorio"

Claudio Coli

22 Luglio 2025, 05:14

Valerio Massimo Romeo

Il nuovo prefetto di Siena Romeo

“Sono contento di venire a Siena: è un territorio bellissimo e avrò attenzione a 360 gradi. Massima fermezza sulla sicurezza, se occorre anche soluzioni spiacevoli”. Sono le prime parole di Valerio Massimo Romeo, il nuovo Prefetto della provincia di Siena che entrerà in carica dal 28 luglio, proveniente da un biennio alla guida della Prefettura di Imperia. Classe 1963, nato in provincia di Cosenza, è un toscano di adozione, e ben conosce la regione, avendo lavorato a lungo tra Pisa, Massa Carrara, Pontremoli, Viareggio, provincia di Lucca e Pistoia, dove vive la famiglia.

L’arrivo a Siena lo riempie di orgoglio: “E’ una città bellissima – afferma Romeo – sono felicissimo di poter venire qui, conosco il territorio, tantissime volte sono stato con la famiglia da turista a visitarlo. E considero il Palio un’esperienza unica al mondo”. Proprio il coordinamento della macchina della sicurezza per la Carriera agostana sarà il primo grande impegno per il neo Prefetto: “Il Palio non l’ho mai visto dal vivo e sarà dunque la mia prima volta, un’esperienza professionale molto sfidante, un’emozione particolare. All’arrivo a Imperia mi ritrovai a dover gestire la sicurezza in occasione del Festival di Sanremo ed è stato qualcosa di unico, adesso mi occuperò del Palio – continua – che è una festa che porta l’immagine di Siena nel mondo, è caratteristica del patrimonio culturale italiano e dovrebbe, secondo me, diventare patrimonio Unesco”.

L’ultima importante azione guidata ad Imperia è stata quella volta a ritrovare il piccolo Allen, il bimbo disperso a Ventimiglia, che Romeo ha definito “una delle soddisfazioni più belle della mia carriera”. Ma gran parte delle energie sono state spese per la delicata gestione dell’immigrazione: “Con le frontiere francesi chiuse – racconta Romeo – una città di 20mila abitanti come Imperia si è ritrovata con 700-800 nuovi immigrati al giorno, diventando un vero e proprio imbuto, è stato necessario un piano d’azione, tra il pad, il punto di assistenza diffuso, che è stata una mia idea, e servizi speciali di controlli delle forze dell’ordine, come deterrente, oltre a 230 espulsioni”. Da alcuni anni la questione migratoria ha preso piede anche a Siena, pur con numeri minori, e il riferimento è all’arrivo anomalo di decine di cittadini pakistani, per cui non si riesce a trovare adeguate sistemazioni. Su questo il nuovo Prefetto aspetta a esprimersi “mi riservo la volontà di valutare la situazione”, taglia corto. Su una cosa però assicura: “Lavorerò in funzione di tutta la provincia – asserisce – avrò attenzione a 360 gradi su tutto il territorio, dobbiamo dare la migliore immagine, ottenere la fiducia dei cittadini”.

Importante è anche la questione sicurezza: negli ultimi mesi sono stati numerosi gli episodi di violenza legati a baby gang e “maranza”, con conseguente allarme sociale, fra risse, tensioni e degrado. Il nuovo Prefetto si dimostra fermo e risoluto: “E’ un tema – dichiara il nuovo Prefetto – che andrà attentamente valutato, quando ci sono fenomeni che provocano turbamento all’ordine pubblico occorre, se necessario, trovare anche soluzioni spiacevoli”.

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