La decisione
La commissione servizi sanitari e sociali
Via libera dalla Commissione servizi sanitari e sociali, presieduta da Francesca Cesareo, al rinnovo della convenzione tra il Comune di Siena e la Società della salute senese fino al 31 dicembre 2029. La proposta, illustrata ieri mattina dall’assessore ai servizi sociali Micaela Papi, ha ottenuto il sì della maggioranza (Orazio Peluso, Lega; Enzo De Risi, Fratelli d'Italia; Chiara Parri, Sena Civitas; non ha partecipato al voto Davide Ciacci, presidente del Consiglio comunale), mentre l’opposizione si è astenuta (Alessandro Masi, Pd; Gianluca Marzucchi, Gruppo Polis). Non sono mancate critiche, soprattutto sull’aumento della quota pro-capite a carico del Comune. Il consigliere Enzo De Risi ha ribadito dubbi sulla gestione delle risorse da parte della Società della Salute, trovando il sostegno dell’assessore Papi. Il provvedimento andrà domani in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Ma andiamo per ordine.
La nuova convenzione prevede che la quota pro-capite a carico del Comune salga da 26,90 a 30,90 euro per il 2025, con un incremento di 4 euro. Considerando la popolazione residente a Siena (52.833 abitanti al 31 dicembre 2024), la spesa totale annuale salirà a 1.632.539 euro, ovvero 211.332 euro in più rispetto al passato. L’assessore Papi ha spiegato che si tratta di un adeguamento necessario per mantenere e migliorare i servizi offerti e rispondere alle nuove esigenze della cittadinanza.
De Risi ha sottolineato che "permangono perplessità sulla gestione: non riceviamo riscontri amministrativi e serve chiarezza su come vengono impiegate le risorse. Non è il modo giusto di amministrare la Società. Abbiamo il diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici" ed ha richiesto ulteriori dettagli su quali saranno i criteri di verifica dell’efficacia dei servizi. Papi ha condiviso la necessità di trasparenza e monitoraggio, spiegando che il Comune sta lavorando per garantire un controllo puntuale.
Dal 2026 la gestione dei centri diurni "Villa Rubini" e "La Mimosa" passerà direttamente al Comune, per una maggiore integrazione con i servizi agli anziani. Altre prestazioni, come la comunità "Il Faro", assistenza scolastica ai disabili, inserimenti socio-terapeutici e socializzazione per disabili, diventeranno attività ordinarie della convenzione. Il Comune non dovrà più pagare la quota di compartecipazione alle rette dei centri diurni (circa 155.000 euro), ora a carico della Società della Salute. In questo modo, si punta a una gestione più efficiente e ad una maggiore attenzione alle esigenze delle fasce più fragili della popolazione. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione è garantire livelli uniformi di assistenza, monitorando costantemente la qualità delle prestazioni.
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