Il provvedimento
Baldassarri, Cassazione conferma la sanzione
È di oltre 387mila euro la sanzione pecuniaria inflitta da Bankitalia all'ex vicedirettore generale del Monte Paschi di Siena Gianluca Baldassarri. Il provvedimento sanzionatorio adottato nel 2013 attribuiva al Baldassarri la commissione di "operazioni gravemente pregiudizievoli per l'equilibrio finanziario, economico-patrimoniale nonché reputazionale dell'intermediario, alcune delle quali pure oggetto, di indagini penali".
Il provvedimento è stato confermato nel 2018 dalla Corte di appello di Roma e oggi dalla Cassazione, che ha ritenuto irrilevanti le sentenze penali di assoluzione "perché il fatto non sussiste" in relazione alle imputazioni dei reati di falso in bilancio, aggiotaggio informativo e ostacolo alla vigilanza che erano state elevate contro l'ex vertice.
Secondo gli Ermellini, infatti, sarebbe priva di connessione con tali assoluzioni la contestazione di Bankitalia per avere Baldassarri violato l'articolo 53, comma 1, lettera (b), del testo unico bancario ossia per l'inosservanza delle disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca d'Italia sul contenimento del rischio creditizio nelle sue diverse configurazioni, le quali sanciscono doveri in capo al Cda delle società bancarie prescrivendo che tutti i consiglieri sono tenuti ad agire in modo informato e, in ragione dei loro requisiti di professionalità, ad ostacolare l'evento dannoso, e rispondono del mancato utile attivarsi a fronte di oggettivi segnali di allarme, a meno che non provino di avere tenuto l'adeguata condotta mirata a scongiurare il danno.
Come - ribadisce la Cassazione - invece all'ex vertice Mps erano state imputate plurime violazioni (delle disposizioni di vigilanza in materia di contenimento dei rischi finanziari) riconducibili ad un'azione strategica e manageriale unitaria.
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