La sentenza
Scuola, due sentenze importanti del tribunale del lavoro di Siena
Due importanti sentenze del tribunale del lavoro di Siena, relative ai diritti di insegnanti e membri del personale ATA e ottenute dall'avvocato Francesco Americo, potrebbero... fare scuola.
Nella prima sentenza (n. 326/2025) il Tribunale ha sancito il diritto della ricorrente al pieno riconoscimento del punteggio per il servizio svolto presso enti pubblici e aziende speciali, condannando il Ministero dell’Istruzione e del Merito alla rettifica delle graduatorie e all’attribuzione del maggior punteggio spettante. Si tratta di un risultato che conferma la correttezza delle rivendicazioni sindacali portate avanti dalla FLC CGIL e apre la strada ad analoghi riconoscimenti per altri lavoratori e lavoratrici del settore.
La seconda sentenza (n. 325/2025) ha sancito il diritto del personale ATA alla ricostruzione integrale della carriera con pieno riconoscimento dei periodi di precariato, sia ai fini giuridici che economici, ad eccezione dell’annualità 2013 che – secondo il più recente orientamento della Cassazione – può essere riconosciuta solo ai fini giuridici. Anche in questo caso il Tribunale ha disposto la condanna del Ministero al corretto inquadramento stipendiale e al pagamento delle differenze retributive dovute, ribadendo la piena applicazione dei principi europei di non discriminazione tra personale a tempo determinato e indeterminato.
La FLC CGIL di Siena esprime grande soddisfazione per le due recenti e importanti pronunce favorevoli, che rappresentano "un fondamentale passo in avanti nella tutela dei diritti del personale della scuola".
“Questi risultati sono il frutto del nostro lavoro costante di tutela dei diritti e delle professionalità di tutto il personale scolastico – dichiara il sindacato - e testimoniano l’importanza di un’azione sindacale attenta e determinata. La FLC CGIL di Siena continuerà a sostenere le lavoratrici e i lavoratori in tutte le sedi, affinché nessuno venga discriminato e a tutti siano garantiti i diritti previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”.
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