Il caso
Guardia di Finanza in azione in Valdelsa
Maxi sequestro da 400mila euro a tre soci di una società edile della Valdelsa: secondo le accuse di Procura e Guardia di Finanza di Siena avrebbero diminuito il proprio reddito nelle dichiarazioni fiscali, utilizzando fatture per operazioni inesistenti. Gli accertamenti sono stati eseguiti dalla tenenza delle Fiamme Gialle di Poggibonsi, che ha rilevato "anomalie quali il rapido incremento del volume d’affari in breve tempo, l’assenza di dotazione patrimoniale e di lavoratori dipendenti, l’inosservanza degli adempimenti fiscali, avendo omesso di presentare la dichiarazione dei redditi e di versare le imposte" spiega la Guardia di Finanza.
Secondo la ricostruzione sarebbero state emesse nel 2021 e 2022 ben 23 fatture per lavori edili con committenti nelle province di Siena, Firenze, Livorno e Pisa, ma stando alla ricostruzione investigativa i subappalti "servivano a giustificare l’emissione delle fatture per operazioni inesistenti, che hanno consentito ai tre soci, a ragione del regime di trasparenza, l’illecito risparmio d’imposta".
A seguito delle indagini, il pm ha chiesto l’adozione di misure cautelari reali, applicate dal Giudice per le indagini preliminari che ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, nei confronti dei tre soci della società per oltre 300mila euro, pari al profitto corrispondente all’imposta evasa. Per quanto riguarda l'emissione di fatture per
operazioni inesistenti, lo stesso provvedimento è stato emesso nei confronti del legale rappresentante della società
che ha emesso le 23 fatture, da oltre 22mila euro.
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