Il sisma
Polinesia, allerta tsunami dopo il terremoto
Un violentissimo terremoto di magnitudo 8.7 ha colpito la penisola russa della Kamchatka nelle prime ore del 30 luglio 2025, scuotendo il cuore del Pacifico con una delle scosse più forti degli ultimi decenni. L’epicentro è stato localizzato circa 125-136km a est-sudest della città costiera di Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità di 19-20km.
La scossa, avvertita poco dopo le 11:24 ora locale (23:24 UTC), è stata provocata dal movimento della placca del Pacifico che scivola sotto la placca di Okhotsk nella cosiddetta “zona di subduzione” della fossa delle Kurili-Kamchatka. Questa regione, tra le più sismiche della Terra, ha già registrato storici terremoti. Ma l’evento di oggi, il più potente a livello mondiale dal 2011, rientra tra i dieci più forti registrati nell’epoca moderna.
Pochi minuti dopo la scossa è stato diramato un allarme tsunami sull’intera area del Pacifico settentrionale. Onda di maremoto fino a 4 metri hanno colpito le coste della Kamchatka, costringendo all’evacuazione la popolazione delle zone costiere e della città portuale di Severo-Kurilsk. Tsunami warning sono stati emessi fino a Giappone, Hawaii, Alaska, Guam, Micronesia e anche per la costa ovest degli Stati Uniti, con onde più contenute ma comunque potenzialmente pericolose.
In Giappone e Russia centinaia di migliaia di persone sono state allontanate dalle coste. Le autorità hanno sollecitato la massima prudenza e vietato l’accesso a porti e spiagge.
Danni e conseguenze
I danni infrastrutturali più gravi si sono registrati a Petropavlovsk-Kamchatsky, dove si segnalano crolli parziali di edifici, facciate lesionate e interruzioni di energia elettrica e reti mobili. Un asilo ha subito un crollo parziale, con alcuni feriti lievi; all’aeroporto di Elizovo è crollata parte di un controsoffitto, causando alcune contusioni tra i presenti. A Severo-Kurilsk il porto è stato sommerso e diverse strutture sono andate distrutte. Oltre 2.700 persone risultano evacuate nella regione del distretto di Severo-Kurilsky, mentre sull’isola di Sakhalin si sono verificati danni a camini e reti elettriche.
Che succede ora
Il governatore della Kamchatka, Vladimir Solodov, ha definito il sisma “il più forte in decenni di tremori”. Dopo la scossa principale, si sono registrate numerose repliche superiori a magnitudo 5, con gli esperti che mettono in guardia su possibili altre scosse nelle prossime ore. La situazione, sebbene critica, è gestita dalle autorità locali e dai servizi di emergenza con piani di evacuazione già collaudati in una regione che convive con un rischio sismico tra i più elevati al mondo.
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