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Guasti continui agli ascensori: stop frequenti e reparti isolati

Gli impianti delle Scotte hanno 23 anni di media. L’assessore Giordano chiede spiegazioni

Andrea Bianchi Sugarelli

02 Agosto 2025, 08:30

Guasti continui agli ascensori: stop frequenti e reparti isolati

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Alle Scotte la situazione degli ascensori è diventata insostenibile. Negli ultimi giorni si sono verificati nuovi blocchi agli impianti: personale e tecnici hanno segnalato più episodi, anche di ospiti rimasti intrappolati per lungo tempo, con forti disagi per il regolare svolgimento delle attività sanitarie.
Il problema, già noto da mesi e discusso pubblicamente lo scorso ottobre in Consiglio comunale (su interrogazione di Michele Cortonesi delle Biccherne), non è stato risolto e continua a peggiorare.
Sono soprattutto l’ascensore 4 e il 10 del primo lotto a creare i maggiori problemi. Il numero 10, indispensabile per raggiungere le sale operatorie di ortopedia, oculistica e gastroenterologia al secondo piano, è fuori uso da quasi un anno. In queste condizioni, i pazienti devono essere trasportati con il letto utilizzando solo altri due ascensori, che però non arrivano direttamente ai reparti: i malati vengono così spinti attraverso la sala d’attesa, davanti ad altri utenti, senza alcuna tutela della privacy.

Non si tratta di casi isolati. Anche l’ascensore 18, utilizzato per il trasporto dei rifiuti, è spesso fermo. Questa settimana, due ascensori davanti al bar sono risultati fuori servizio contemporaneamente, rendendo difficoltoso il passaggio tra i vari lotti dell’ospedale.
Nel secondo lotto, dove si trovano altre sale operatorie, per alcune ore solo un impianto è risultato funzionante. Al quarto lotto e al secondo, per il trasporto delle barelle, c’è un solo montalettighe operativo. La gestione dei pazienti gravi diventa così complicata, con attese più lunghe e rischi aggiuntivi.

Dietro ai guasti ripetuti c’è una rete di 76 ascensori, con un’età media di 23 anni. Gli impianti sono soggetti a continue interruzioni – tra quattro e sei al giorno – che anche quando vengono riparate in giornata non bastano a garantire un servizio sicuro ed efficiente.
Proprio in consiglio comunale, lo scorso ottobre, l’assessore alla sanità Giuseppe Giordano aveva spiegato che era in corso una revisione del contratto di manutenzione e che si stava lavorando per aumentare il personale tecnico. Nel Masterplan aziendale erano previsti interventi strutturali, ma i tempi restano lunghi e le soluzioni immediate non si vedono.

Per questo motivo anche l’assessore Giordano avrebbe chiesto nei giorni scorsi ulteriori informazioni e spiegazioni al direttore generale Antonio Barretta. A breve sarebbe prevista una riunione, richiesta da alcune sigle sindacali, con i dirigenti delle Scotte per discutere un piano di rilancio e superamento delle criticità. Nel frattempo, però, il rischio è che la situazione degeneri ulteriormente, con conseguenze serie per la sicurezza e la tutela di pazienti, operatori e visitatori.

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