SIENA
Tratto Monsindoli-Monteroni
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“Il raddoppio della Cassia è un’opera strategica che serve a Siena e al suo territorio”. E’ il commento delle associazioni di categoria in vista del Consiglio comunale del capoluogo, convocato per martedì 12 agosto alle ore 11, che dovrà approvare la variante al Piano Operativo relativa al primo lotto della nuova Cassia, tra il viadotto Monsindoli e lo svincolo Monteroni d’Arbia Nord.
La variante serve a inserire il vincolo per l’esproprio di alcune aree necessarie all’opera. Si tratta di un passaggio tecnico richiesto per procedere con la realizzazione del tratto stradale e, insieme a Monteroni d’Arbia, per dare il via libera ad Anas alla gara di appalto e all’assegnazione dei lavori. L’inizio del cantiere, come auspicano i due comuni, deve essere necessariamente realizzato già a gennaio 2026. Il piano di lavoro riguarda il completamento di circa 7,6 km. Si tratta di un’opera attesa da quasi vent’anni che dovrebbe ridurre il traffico in ingresso a Siena e migliorare la viabilità verso sud.
Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena, sottolinea: “Si tratta di un’opera importante non solo per Siena, ma per tutta la provincia. Si supera così il collo di bottiglia all’ingresso della città e l’intervento si inserisce nel quadro più ampio delle infrastrutture, come la conclusione della Siena-Grosseto, anche se rimane l’incognita del Lotto zero. Il raddoppio della Cassia dopo quasi vent’anni sarebbe un grande risultato”. Guasconi ricorda il valore che l’opera avrà per turismo e aziende ricettive: “Diventano basilari le interconnessioni tra Siena e la sua provincia, che sta crescendo molto, soprattutto in Valdorcia e Valdichiana oltre la Valdelsa e il Chianti. Servirà però un piano di manutenzione per evitare i problemi che vediamo oggi”.
Anche Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio Siena, evidenzia la positività di ogni miglioramento infrastrutturale, a partire dal raddoppio della Cassia fino al possibile arrivo dell’alta velocità ferroviaria: “Siena vive evidenti difficoltà di collegamento a tutti i livelli e ogni intervento va valutato positivamente. La città risente più di altre delle crisi, ogni problema viene subito alla luce”.
“Per il futuro, bisogna concretizzare quanto discusso negli ultimi anni, creando uno strumento unico per gestire la promozione del territorio e le risorse dell’imposta di soggiorno, che superano gli 8 milioni di euro annui - osserva il dirigente -. Un fondo condiviso permetterebbe iniziative promozionali di rilievo anche con il supporto di fondi regionali. Tuttavia, manca ancora la maturità politica per una gestione condivisa a livello provinciale. Il raddoppio della Cassia è comunque un passo importante” conclude.
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