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Il caso

Botulino alimentare killer, allarme intossicazione in Italia: che cosa è, ecco i sintomi: occhio alla vista. Che fare per evitare i rischi: ci sono tre regole fondamentali

Allerta dopo i tre decessi avvenuti tra Calabria e Sardegna: un vademecum per non incappare in pericolo

Caterina Iannaci

10 Agosto 2025, 16:26

Allarme botulino

Botulino, è allarme

Suona l'allarme botulino in quest'estate 2025, dopo tre morti — due in Calabria (Cosenza) e uno in Sardegna (Cagliari) — causate da sospette intossicazioni alimentari collegate a conserve contaminate, presumibilmente acquistate da furgoni ambulanti o food truck.

Il botulino (tossina botulinica) è una delle sostanze naturali più velenose conosciute, prodotta dal batterio Clostridium botulinum, che si sviluppa in ambienti privi di ossigeno, come barattoli sottovuoto o conserve fatte in casa non correttamente sterilizzate. La tossina, se ingerita, può causare una grave intossicazione con paralisi muscolare progressiva, potenzialmente letale.

Che cos'è il botulino e come si sviluppa

Il batterio è presente nel suolo, nell’acqua e nella polvere, ma per diventare pericoloso deve moltiplicarsi in condizioni specifiche: assenza di ossigeno, bassa acidità, umidità elevata e assenza di conservanti. Per questo motivo, il rischio più alto è legato alle conserve artigianali, in particolare di funghi, vegetali sottolio, o prodotti come i broccoli recentemente sequestrati in tutta Italia. Anche la rottura della catena del freddo nei prodotti refrigerati può favorire la proliferazione del batterio.

I sintomi da botulino alimentare

I sintomi solitamente si manifestano tra le 12 e 72 ore dall’assunzione dell’alimento contaminato, ma possono comparire anche fino a 4 giorni dopo. I segnali iniziali sono gastrointestinali (nausea, vomito, crampi addominali) seguiti da disturbi neurologici quali: visione doppia e difficoltà a mettere a fuoco, ptosi palpebrale (palpebre cadenti), secchezza della bocca, difficoltà alla parola e alla deglutizione. Nei casi peggiori, paralisi muscolare, compresa quella respiratoria, che può portare a morte senza adeguata assistenza medica.

Cosa fare per evitare i rischi

Ecco le tre regole d’oro per riconoscere conserve potenzialmente pericolose, secondo esperti del Centro Medico Sant’Agostino e le autorità sanitarie: il tappo deve fare il classico “click-clack” premendo con un dito; se è rigido o gonfio è un campanello d’allarme; non devono esserci bolle in sospensione all’interno del barattolo, sintomo di fermentazioni anomale. L’aspetto, l’odore e la consistenza devono essere normali: muffe, liquidi torbidi o odori sgradevoli significano che la conserva va buttata senza assaggiarla. Inoltre, si raccomanda di evitare assolutamente conserve fatte in casa senza procedure igienico-sanitarie adeguate, in particolare per i più piccoli, dove il rischio di botulismo infantile è maggiore e collegato spesso al miele e a infusi di erbe.

Sospetta intossicazione, cosa fare

Il botulismo richiede un trattamento ospedaliero immediato, spesso in terapia intensiva. La terapia principale è l’antitossina botulinica che blocca la tossina ancora circolante nel sangue. È fondamentale riconoscere precocemente i sintomi e rivolgersi subito a un pronto soccorso per evitare esiti gravi.

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