Il caro ombrelloni fa fuggire i bagnanti dai lidi di tutta Italia ma i senesi restano fedeli alle loro spiagge preferite in Maremma: niente calo di presenze in quest’estate segnata dalla crisi, regge il turismo di prossimità garantito da senesi, ma anche fiorentini e aretini, che appena possono andare a rilassarsi in spiaggia non abbandonano i luoghi di sempre, da Castiglione della Pescaia, Follonica fino a Marina di Grosseto. “Senesi, fiorentini, aretini, il turismo di prossimità tiene, molti hanno la casa qui – conferma Simone Guerrini, della rete di imprese dei balneari della Maremma grossetana – il maggiore calo si nota in zone dove arrivavano ad esempio i tedeschi, penso alla riviera romagnola, la crisi è giunta pure in Germania evidentemente”.
Per Guerrini infatti ad incidere è la crisi economica e il diminuito potere di spesa delle famiglie. Nei mesi di luglio e agosto a Marina di Grosseto, ad esempio, un ombrellone con due lettini è costato mediamente tra 20 e 25 euro al giorno nei lidi più accessibili. Nei giorni centrali di agosto o negli stabilimenti più attrezzati si può arrivare a 30 euro al giorno. A Castiglione della Pescaia il range delle tariffe è più ampio: si va da 25 euro al giorno per le file arretrate fino a 60 euro al giorno per un ombrellone e due lettini in prima fila nelle giornate più richieste di agosto (ad esempio il 14 agosto). Nella media stagione e nelle file successive, i prezzi abituali sono tra 30 e 40 euro al giorno. A Follonica infine il prezzo di un ombrellone con due lettini parte da circa 30 euro al giorno e può arrivare anche a 60 euro nelle giornate di maggiore affluenza, soprattutto nel periodo centrale di agosto. Gli stabilimenti che offrono più servizi tendono a far pagare tariffe intorno ai 40 euro al giorno. Prezzi che potrebbero spaventare molti ma non i clienti di una vita: le località maremmane sfuggono in parte dalla crisi, contando su una presenza importante di seconde case.
“I prezzi degli ombrelloni sono sempre gli stessi, mentre gli stipendi sono più bassi e l’inflazione aumenta, le famiglie medie fanno dunque delle scelte. Prima si veniva anche un mese in villeggiatura, adesso una settimana o solo il weekend. Dovremmo noi abbassare i prezzi? I costi – assicura Guerrini – sono collegati a dei servizi da garantire, bagnini e salvataggio, bagni, bar, 22 euro ad esempio non è tanto, ci sono molte spese, tasse, rifiuti, il Demanio. C’è chi poi fa pagare solo 12 euro, ma il servizio igienico è un Sebach”. “Tra aprile, maggio e giugno - è il bilancio - c’è stato un incremento dei servizi spiaggia, bar e ristorante, a luglio bene le prime due settimane, la seconda quindicina invece meno per via del maltempo. Ad agosto non vedo moltissime differenze, ma ripeto, il turismo di prossimità continua ad andare bene”.
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