Il caso
In zona del Poggiaccio a Sovicille due settimane senza acqua
L’emergenza idrica che negli ultimi giorni ha colpito la zona del Poggiaccio, nel comune di Sovicille, è stata risolta. Dopo quasi due settimane di difficoltà, l’acqua potabile è tornata nelle case dei residenti e nelle strutture ricettive della Valdimerse, che avevano dovuto affrontare pesanti disagi.
La crisi era iniziata il 14 agosto. Da allora, molte famiglie e una azienda ricettiva associata a Confesercenti sono rimaste senza acqua. Per far fronte all’emergenza, sono state posizionate autobotti sulla strada e i residenti, taniche alla mano, si sono dovuti organizzare da soli per il rifornimento. L’attività turistica ha invece dovuto acquistare acqua potabile a proprie spese per oltre 5.000 euro di costi extra.
Il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, fa il punto sulla gestione dell’emergenza: “Il problema è stato finalmente risolto. Il Comune, così come io personalmente, ci siamo interessati sin da subito alla questione: ho scritto costantemente anche alla struttura ricettiva coinvolta e ho stabilmente tenuto informati i loro collaboratori, fornendo anche l’indicazione di un autotrasportatore per il rifornimento d’acqua”.
Nei giorni scorsi, la mancanza di comunicazioni chiare sulle cause del guasto e sulle tempistiche di ripristino aveva generato malumori tra cittadini e operatori, che hanno chiesto maggiore trasparenza. Il sindaco replica: “Mi dispiace moltissimo per i residenti e i lavoratori che sono rimasti senza acqua per oltre dieci giorni, ma non è vero che ci siamo disinteressati. È scorretto affermare che ci sia stato menefreghismo, perché ci siamo attivati fin dall’inizio”.
I tecnici dell’Acquedotto del Fiora sono intervenuti subito, lavorando senza sosta, anche di notte e il 15 agosto. Le tubature sono andate in tilt a causa dell’acqua particolarmente dura, che ha causato i disagi segnalati, di complessa risoluzione. Adesso è allo studio un progetto per sostituire 1.800 metri di condotte e installare un sistema di miscelazione per rendere l’acqua meno calcarea.
Adesso, superata l’emergenza, l’attenzione si sposta sulle soluzioni a lungo termine. “Dobbiamo pensare al futuro, per evitare che una situazione simile possa ripetersi. Con Acquedotto del Fiora c’è un rapporto costante: ho convocato un incontro sia con il responsabile di zona che con i vertici dell’azienda, sempre molto disponibili per trovare una soluzione definitiva in quella zona dove l’acqua è particolarmente calcarea”, aggiunge il sindaco Gugliotti.
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