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Il caso

Stenta a decollare la comunità energetica di Siena

Solo una decina di adesioni all’avviso per la Cer. Sarebbero assenti amministrazioni, enti e terzo settore: a rischio la partecipazione collettiva e il rilancio del progetto

Andrea Bianchi Sugarelli

03 Settembre 2025, 07:01

Barbara Magi

L'assessore all'ambiente Barbara Magi

La Comunità energetica rinnovabile (CER) del Comune di Siena rischia di partire con il freno tirato. L’iniziativa, nata per promuovere la produzione e la condivisione di energia verde tra cittadini, imprese ed enti locali attraverso una fondazione, dovrebbe rappresentare un passo avanti concreto verso la transizione energetica e il risparmio collettivo. L’idea è quella di sfruttare oltre 44mila m² di superfici pubbliche per nuovi impianti fotovoltaici, con una potenza complessiva di quasi 4mila kW e vantaggi ambientali, economici e sociali per tutta la città.

Secondo fonti vicine al progetto, alla scadenza dell’avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse, il quadro sarebbe tutt’altro che entusiasmante. Avrebbero infatti risposto solo una decina di realtà private, mentre risulterebbero completamente assenti amministrazioni comunali, Provincia, enti territoriali, enti di ricerca, formazione e terzo settore. Un dato che stride con lo spirito originario della CER, pensata proprio per mettere in rete soggetti diversi e rafforzare la governance pubblica e collettiva dell’energia prodotta localmente.

L’assenza degli attori pubblici e delle realtà civiche più rappresentative rischierebbe di lasciare la comunità energetica priva di quella spinta aggregativa e di inclusione che dovrebbe caratterizzarla, ridimensionando le potenzialità di un modello nato per essere esempio di partecipazione diffusa e di beneficio per l’intero territorio.

Proprio per questo, nei prossimi giorni, la Commissione Statuto e Regolamento del Comune di Siena sarà chiamata, come previsto dall’iter amministrativo, ad esaminare e valutare lo schema di atto costitutivo e statuto della Fondazione. Un passaggio fondamentale per fare il punto sulla situazione, riaprire il confronto e tentare di rilanciare un’iniziativa che, senza un maggior coinvolgimento pubblico e sociale, rischia di rimanere una promessa incompiuta.

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